Come hanno fatto in pittura i maestri olandesi
Anche se ti sei appena avvicinato alla fotografia, scommetto avrai già sentito dire che la luce delle finestre è la migliore. Ma, in realtà, non è proprio così.
Il mito della luce della finestra è nato con i famosi maestri olandesi. Ma un pezzo di vetro trasparente non può improvvisamente catturare la luce del sole e in qualche modo plasmarla in una luce morbida e soffusa. Non è il vetro: è il tipo di finestra. Con l’esperienza ti accorgerai che i telai di legno portano luce diversa da quelli in acciaio, per esempio, o in vinile.
Fotografare con la luce della finestra si può fare e molto bene; non è detto che le condizioni siano ideali. Ti do qualche suggerimento per raggiungere più rapidamente risultati apprezzabili.
Perché la luce diretta della finestra spesso non è una buona luce
Se sei mai stato all’aperto e hai osservato la luce del sole, sai già che si tratta di una fonte di luce piuttosto dura. Quando la luce del sole colpisce una persona che stai cercando di fotografare non produce un bell’effetto. Avrai luci dure e nette sul volto del soggetto e questo non gli donerà certo.
Ora, che cosa succede se posizioni un pezzo di vetro trasparente tra il soggetto e il sole? Beh, purtroppo non cambia proprio niente, dato che la luce diretta del sole non ha problemi ad attraversare il vetro trasparente e, quando lo fa, è dura e sgradevole più che mai.
Questo confonde molti fotografi perché probabilmente avrai sentito dire per anni che la luce della finestra è la luce più bella per i ritratti. È quella che i maestri olandesi del Seicento utilizzavano per illuminare i soggetti dei loro dipinti e la loro luce era leggendaria, giusto? Giusto.
Ma questo perché avevano dei metodi per trasformare i raggi taglienti del sole in una luce piacevole e morbida. Tutto però comincia con il capire che la luce proveniente dalle finestre, nella maggior parte dei casi, non è una luce gradevole e soffusa.
Una volta che hai capito questo, e che hai capito di essere tu ad avere il compito di rendere la luce del sole morbida e piacevole, sei sulla strada giusta per ottenere alcuni tra i tuoi ritratti migliori.
Consiglio 1: allontanati dalla finestra
Se hai la luce dura del sole che passa attraverso la finestra, un modo facile e veloce per ottenere una qualità migliore è allontanare il soggetto dalla finestra.
Quando il soggetto vi si trova molto vicino, è colpito dalla luce in piena forza. Quindi, facendolo posizionare semplicemente più lontano dalla fonte d’illuminazione, la luce si ammorbidisce e più il soggetto si allontana dalla finestra, più la luce diventa morbida e piacevole.
Comincia spostandoti a una distanza di circa due metri e scatta una foto di prova. Osserva con attenzione le ombre che si creano sul volto del soggetto e assicurati che siano morbide. Se sono ancora nette, significa che non ti sei allontanato a sufficienza.
Man mano che ti allontani dalla finestra, la luce diventa più morbida e piacevole, ma diventa anche più buio (come quando ti allontani da una lampada: più sei distante, minore è l’illuminazione, giusto?). Quindi, fai attenzione che il tempo di posa non diminuisca eccessivamente, in modo da non trovarti con fotografie che hanno una luce morbida e gradevole, ma sono sfocate.
Consiglio 2: fotografie con sfondi dipinti
Se cerchi uno stile da antichi maestri per i tuoi ritratti, puoi prendere in considerazione la possibilità di fotografare con uno sfondo dipinto alle spalle del soggetto. Come l’illuminazione in stile Rembrandt, è molto popolare anche utilizzare sfondi dipinti e, in effetti, al momento è proprio una moda.
Gli sfondi che utilizzo io sono di Gravity Backdrops e non puoi immaginare quanto li adori, soprattutto perché posso acquistarli allo stesso prezzo che pagherei altrove per noleggiarne uno per un weekend.
A ogni modo, l’idea è lasciare che la luce della finestra che illumina il soggetto colpisca anche lo sfondo, creando un ritratto molto dinamico. Puoi acquistare un set di supporti e l’asta che va posizionata tra questi (quella che sorregge il rotolo dello sfondo). I due morsetti d’acciaio che sorreggono lo sfondo costano pochi euro.
Consiglio 3: aggiungere un riflettore
Quando si utilizza la luce proveniente dalla finestra si ha una fotografia con una sola fonte d’illuminazione. Hai la luce proveniente dalla finestra e il lato del volto del soggetto opposto alla finestra sarà in ombra (tanto o poco, a seconda della direzione in cui guarda).
Personalmente, amo le ombre, perfino quelle scure, amo la profondità, la dimensione e la drammaticità che donano a un ritratto (è una delle cose che mi piace di più dei ritratti alla finestra).
Ma, se ti sembra che le ombre siano troppo scure, puoi aprirle e rivelare più dettagli semplicemente posizionando un riflettore sul lato in ombra del soggetto, così che un po’ della luce si rifletta sul viso. Questo espediente aprirà decisamente le ombre, quasi come se avessi aggiunto una luce morbida di riempimento, e la cosa migliore è che questi riflettori sono piuttosto economici: puoi comprarne uno pieghevole da mezzo metro circa, double-face (oro e argento).
Per riflettere la luce della finestra quando ti trovi al chiuso utilizzerai il lato argentato (il lato oro serve per l’utilizzo all’aperto più tardi nel corso della giornata). Se pensi che il lato argentato rifletta troppa luce, anziché acquistare un riflettore oro/argento comprane uno argento/bianco, che riflette molta meno luce.
Consiglio 4: scegliere il giusto bilanciamento del bianco
Potrebbe sembrare piuttosto ovvio, ma generalmente per ottenere un incarnato dai toni migliori in una fotografia alla finestra bisogna impostare il bilanciamento del bianco della fotocamera sul sole diretto (o Daylight).
Se fai una fotografia di prova e l’immagine appare troppo blu, forse stai scattando un ritratto alla finestra più drammatico, oppure fuori è nuvoloso e questo influenza il colore della luce. In questo caso, puoi provare a impostare il bilanciamento del bianco su ombra (o Shade), ma, di nuovo, fallo solo se noti che il soggetto nello scatto ha una tinta bluastra. Questo riscalderà l’immagine e neutralizzerà la tinta blu.
Consiglio 5: forse ti serve un treppiede
Dal momento che stiamo scattando lontano dalla luce diretta (che sia lontano dalla finestra, dietro di essa, o da una finestra esposta a nord), la luce con cui fotografiamo non è estremamente accesa (è soffusa e piacevole, ma non accesa).
Quindi, se fotografi in condizioni di scarsa illuminazione come questa, potresti considerare l’idea di utilizzare un treppiede. Senza un treppiede, corri il rischio di ottenere immagini sfocate perché la luce proveniente dalla finestra è troppo debole, cosa che potrebbe far aumentare il tempo di posa fino a valori che renderebbero difficile ottenere uno scatto nitido fotografando con la macchina in mano.
Quando si utilizza la luce di una finestra, ogni scenario è differente, quindi non posso garantirti che dovrai utilizzare un treppiede. Ma, fossi in te, ne vorrei uno sempre a disposizione. Meglio averne uno con sé e non doverlo usare, che averne bisogno e doverne fare a meno.
Questo articolo richiama contenuti dal capitolo 3 di Fotografare con la luce naturale.
Immagine di apertura originale di Scott Kelby.
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