Il governo della Bielorussia ha accettato l’aiuto economico stanziato dall’Unione Europea finalizzato alla nascita e allo sviluppo di media indipendenti (oltre che di sindacati) nella ex-repubblica sovietica. È questo il primo accordo del genere dopo che Bruxelles troncò i rapporti con tali repubbliche nel 1997 per il mancato rispetto dei diritti umani Non a caso l’annuncio arriva cinque giorni dopo l’avvenuto rilascio dal carcere di cinque membri dell’opposizione politica.
Secondo i rappresentanti UE, è questo un importante passo verso una società pluralista anche in Bielorussia. Ma la UE continua a “essere preoccupata per la scomparsa di oppositori e personalità” Tra questi, non si conosce la sorte di Viktor Gonchar, fidura-chiave dell’opposizione politica del Presidente Alexander Lukashenko. Inoltre, le pressioni delle autorità locali hanno costretto i quotidiani locali ad essere stampati otrecofine, mentre la TV nazionale rimane strettamente controllata dal governo e non offre quasi nessuno spazio all’opposizione politica.
Il programma della UE, respinto due anni addietro dalla stessa Bielorussia, prevede lo stanziamento di 5,2 milioni di euro per l’immediata implementazione di media, sindacati e altre organizzazioni indipendenti