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Flussi RSS: gli aggregatori di contenuto alla riscossa

10 Giugno 2005

Flussi RSS: gli aggregatori di contenuto alla riscossa

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È ormai un dato di fatto, il successo dei flussi RSS cavalca l'onda dello sviluppo dei Weblog. Questo formato di file, basato sul linguaggio XML, sta diventando uno strumento standard proposto sui servizi di informazione online e sui maggiori portali Web

Normalmente, questo aggregatore di contenuto è identificato da un’iconcina arancione sulla home page dei siti, cliccando su questo rettangolino con al centro la scritta RSS, l’utente può ottenere un flusso di contenuto che integrerà poi in un lettore di flussi RSS, in modo da essere sempre informato in merito a ogni novità pubblicata sul sito prescelto.
Dopo una selezione iniziale delle fonti di informazione, l’utente di un lettore RSS può accostare, all’interno di una stessa interfaccia, i principali titoli dei suoi media online favoriti: un risparmio di tempo non trascurabile, che evita il navigare per procedere alla consultazione di siti di news sparsi per il Web. Un prodotto nuovo, i cui campi di attuazione e i modelli economici lasciano spazio a ogni idea e possibilità, una fonte di guadagno ancora tutta da scoprire ma certo promettente.
A prova di ciò il fatto che un mago del Web del calibro di Google, dopo società all’avanguardia come FeedBurner o Kanoodle, sia attirato da questa novità per sfruttarla in ambito pubblicitario.

L’aumento dei flussi RSS, legato allo sviluppo degli blogs e dei siti di notizie e contenuto, infatti, attira l’attenzione dei grossi gruppi Internet che vivono di pubblicità. Ma come si può incastonare della pubblicità nei flussi RSS?

Se si consultano le informazioni presenti su di un sito a partire da un lettore RSS, quest’ultimo può assumere la veste di una finestra pubblicitaria dopo ogni download di una news. Ad esempio, si potrebbe facilmente immaginare che, dopo il titolo dell’articolo e il sommario, appaia una finestra sponsored listings con la presentazione di un prodotto commerciale.

Bene, Google si lancia in qualità di esploratore alla scoperta di questa nuova forma pubblicitaria. Il motore di ricerca si basa sul suo programma AdSense per sviluppare un’offerta di link a pagamento dedicata ai file RSS. È possibile scoprire esempi di file RSS sponsorizzati da Google AdSenses su Longhornblogs.com, a cui si devono aggiungere il servizio di blog verticali Weblogs Inc e The Unofficial Apple Weblog quali beta tester privilegiati scelti da Google.

Nella categoria delle startup, però, il panorama è abbastanza vario, con l’americano FeedBurner che si propone come aggregato di strumenti multiservzio per sfruttare i file RSS (40.000 al momento). Oltre ad uno strumento destinato a misurare l’audience di un sito Web a partire da un flusso RSS, ha anche sviluppato un programma di link sponsorizzati per file RSS da utilizzare su blog.

In questo ambito, FeedBurner svolge soltanto il ruolo d’intermediario tecnico. La società, con sede a Chicago, si appoggia infatti a specialisti dell’affiliazione come Amazon o fornitori di link a pagamento come Overture, la filiale dedicata alla pubblicità online di Yahoo!.

Sempre per quanto riguarda gli Stati Uniti Kanoodle, società dedicata al marketing search, e Moreover Technologies, specialista high-tech nell’aggregazione di contenuto, hanno siglato a fine febbraio un’alleanza in merito all’elaborazione di soluzioni pubblicitarie sui flussi RSS: BrightAds RSS (di Kanoodle) e FeedDirect RSS Ads (di Moreover).

Come si può notare, questo servizio è al momento disponibile solo per gli USA, ma potrebbe sbarcare in Europa in futuro? Allo stato attuale delle cose, questi servizi non superano la sfera di influenza del continente nord americano. Google rifiuta di precisare se e con quali tempistiche intende sviluppare il suo servizio al di fuori degli Stati Uniti. Quanto a Kanoodle, stando ai rumors in Rete dovrebbe espandersi presto in Canada.

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