Chi ha appena acquistato una Playstation 2 e teme di possedere una console vecchia, si tranquillizzi. Sony, a quanto pare, non ha intenzione di commercializzare un’eventuale Playstation 3 prima del 2005.
Immaginare un prodotto con tre anni di anticipo è estremamente difficile, ma di recente un portavoce della Sony Computer Entertainment, Kenichi Fukunaga, ha lasciato intendere alcune caratteristiche che sicuramente distingueranno la “console” nipponica dalla concorrenza.
La dichiarazione a sorpresa di Fukunaga è questa: “Non stiamo pensando ad una soluzione hardware. La soluzione ideale sarebbe avere un sistema operativo installato su diverse apparecchiature casalinghe che siano in grado di far ‘girare’ i giochi”.
Anche senza voler fare i permalosi, è facile leggere in queste parole l’intenzione di trasformare la Playstation 3 in un sistema operativo, invece che in una console hardware. Resta da risolvere il mistero che riguarda l’hardware sul quale dovrebbe essere installata la Playstation 3.
La soluzione dietro questa ventilata rivoluzione nel mondo videoludico sta nell’ermetica definizione “applicazioni casalinghe”. Sony, infatti, condivide dal 2001 con IBM e Toshiba un progetto quadriennale ambizioso ed importante. I tre colossi, infatti, si sono alleati per studiare e produrre Cell, una sorta di “hardware” tuttofare per il mercato home, che integra un lettore multimediale ad alta risoluzione in grado di connettersi tramite banda larga alla Rete, e un vero e proprio computer. Si tratterebbe, insomma, di un reale hardware di sintesi, che sancisce finalmente l’incontro tra televisore, computer e lettori ottici (CD, DVD, ecc.).
Anche se alla Sony hanno giustamente le bocche cucitissime, è facile immaginare che la concomitanza di data di rilascio tra la Playstation 3 e Cell non sia casuale. La “console” del futuro in versione software, insomma, potrebbe essere un’ottima killer application per lanciare sul mercato Cell.