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FBI: ancora dito puntato contro le aste online

08 Marzo 2001

FBI: ancora dito puntato contro le aste online

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Un rapporto appena pubblicato dalla FBI conferma un fenomeno già descritto e ripreso da altre indagini e su questa rubrica. Le aste on line sono il luogo virtuale prediletto dai truffatori.

Due terzi delle Internet denunce approdate al FBI sono infatti legate a frodi rifilate al miglior offerente. Il truffato medio ha pagato per un articolo che mai gli è stato consegnato. In media l’ammontare della cifra persa è di 233 dollari.

Il mese scorso due cyber-truffatori della Louisiana sono stati condannati a 21 e 30 mesi di carcere per aver truffato acquirenti di computer e Beanie Babies (?) per più di 20mila dollari. Avevano piazzato gli articoli nella sezione aste di Yahoo e avevano ingannato 33 utenti.

Le altre truffe avvengono su siti minori di cui spesso si perdono le tracce digitali dopo l’acquisto e di cui diventa subito impossibile rintracciare i gestori. L’Internet Fraud Complaint Center del FBI ha totalizzato in sei mesi di attività 37,5 milioni di visite. Sono state inserite oltre 20mila denunce.

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