Noi italiani siamo abituati allo spam, cioè alla pubblicità non gradita, nella nostra buca delle lettere. Forse perché non abbiamo modo di difenderci. Lo stesso accade con la posta elettronica, malgrado le promesse di una regolamentazione.
Ma sentite cosa è successo negli Stati Uniti, complice il fax: proprio il fax, lo strumento per molti danno per morto con l’avvento della email e che, invece, può dare fastidi a chi lo ha e grattacapi con la giustizia a chi ne abusa.
Presso un tribunale della California sono state depositate due cause contro società che inviavano pubblicità via fax, con la richiesta di 2.200 miliardi di dollari di risarcimento.
Le cause sono state aperte presso un tribunale federale e un tribunale dello stato della California a nome dei proprietari dei fax, stanchi di vedere i propri apparecchi intasati da pubblicità di vario tipo, contro l’azienda di marketing via fax Fax.com, i suoi clienti e il fornitore di accessi Cox Business Services.
“Come su Internet – spiega Steve Kirsch, un uomo d’affari che ha incaricato i propri avvocati di sporgere denuncia – l’invio di pubblicità via fax e diventata incontrollabile”.
“Fax.com ha annunciato di aver inviato, solo lei, 3 milioni di fax non sollecitati al giorno”, continua stizzito l’uomo d’affari.
Tra i querelanti ci sono anche ospedali e organizzazioni di polizia che come prova, dichiarano che l’arrivo massiccio e intempestivo mette in pericolo le loro capacità di comunicare con l’esterno.
Dal canto suo, Fax.com dichiara che le cause sono “assurde” e “infondate”, dicendo che queste attentano alla sua libertà di espressione.