Alle sfilate in programma durante la recentissima settimana della moda che si è svolta nella cinese Shanghai ha fatto colpo una nuova linea di costumi da bagno realizzata con la tecnologia delle stampanti tridimensionali.
Usando filo al silicone, la designer cinese Zhang Hongyu ha stupito per capacità di stampare bikini che i molti visitatori ricorderanno sicuramente con sincero interesse commerciale ed estetico. La stessa Zhang ha facile gioco nel sottolineare le caratteristiche vincenti della propria creazione:
Questo non è solo un costume da bagno, ma rende anche le persone che lo indossano felici e affascinanti. Nuotare è parte della cultura da spiaggia. Per cui noi vogliamo che i nostri clienti sperimentino la cultura della spiaggia, per farli sentire come se si trovassero in una rilassante vacanza.
Se i risultati sono quelli visibili nel filmato dell’evento, di cui riproduciamo qui sotto un fotogramma, il successo sarà assicurato.
La stampa 3D permette grande libertà nel dettagli delle decorazioni.
Il problema sarà nel disporre delle coordinate 3D dei corpi da vestire, ma per questo può venire in soccorso la ricerca di fondi non ancora conclusa su Kickstarter a favore di un’eccellente idea: rendere il cellulare uno scanner 3D sempre disponibile, tramite la semplice aggiunta di un accessorio hardware e di una app adeguata. La garanzia del funzionamento la si dovrebbe trovare nella notevole esperienza dei suoi creatori, provenienti dal mondo scientifico MIT, Nasa, Ibm e altre illustri istituzioni.
Il cellulare come scanner 3D del corpo. Altro che metro da sarto.
Come dire: con il software Lazee Eye, una modella e poco filo di silicone, brividi d’ogni genere sono assicurati anche per i nuovi maker della moda.
La parola “filato” nella moda ora indicherà anche opere di stampanti 3D.
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