Facebook ha mantenuto le promesse di qualche mese fa: ha deciso di migliorare i suoi sistemi di tutela della privacy per proteggere i più giovani. Siglando un patto con i Procuratori Generali di 49 stati statunitensi, ha di fatto accettato tutte le richieste per far fronte al problema degli adescamenti illegali. «L’obiettivo è quello di disporre di una Rete sicura», sostiene Chris Kelly, Chief Privacy Officer di Facebook.
La piattaforma, in pratica, implementerà nuove funzioni per la verifica del’età degli utenti online e un sistema di alert per proteggere i più giovani dalla diffusione di dati personali. Sarà inoltre vietato e bandito ogni contenuto pubblicato che abbia a che fare con pedofilia o pornografia.
Facebook, a questo punto, sembra voler seguire l’esempio di MySpace, che tempo fa ha accettato di collaborare con la Polizia per proteggere i minori dai cosidetti predatori sessuali. «L’accordo di MySpace era focalizzato su un numero di cambiamenti che dovevano fare», ha spiegato Kelly, «mentre questo è focalizzato sullo sviluppo di una tecnologia discussa da tempo con i procuratori generali».