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Esplode Rocketboom, l’eco anche in Italia

07 Luglio 2006

Esplode Rocketboom, l’eco anche in Italia

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Quel che si dice in Rete. Amanda Congdon licenziata? Il Music Store di Mediaset. Ancora sulla costituzione di Internet. La Ville Lumiére diventerà Ville WiFi?

Amanda Unboomed. La popolare videoblogger Amanda Congdon lascia Rocketboom. L’annuncio lo dà la stessa conduttrice, con un video (in inglese). Capire quello che sia successo non è facile, ma Downloadblog, dopo aver seguito la discussione che infiamma la blogosfera statunitense, prova a riassumere. Sembra che alla base del divorzio ci sia stata una diatriba tra la Congdon e il coproduttore di Rocketboom, Andrew Baron, su come avrebbe dovuto evolversi lo show, uno dei più seguiti della rete con 250.000 download quotidiani. La popolarità di Rocketboom deve essere davvero alta se la notizia, oltre che su svariati blog, è rimbalzata anche sulle pagine del Washington Post, di Business Week e di El Pais, come osserva Pandemia. Che si chiede come mai nella porzione nostrana della rete, nessuno (o quasi) ne parli. L’unico organo di informazione italiano che dia risalto alla notizia è SkyTg24 “Reporter Diffuso”.

Mediaset apre alla musica online. Debutta sul mercato il Music Store Online di Mediaset. Compatibile solo con Windows Media Player, con un Drm che permette un minimo spazio di manovra, il negozio sembra adatto ad un’utenza giovane e non troppo schizzinosa. Gparker racconta tutti i dettagli.

Costituzione di Internet? No, grazie. Continua la discussione sulle proposte in tema di rete di Stefano Rodotà. Beppe Caravita si unisce al coro dei no riguardo all’ipotesi di una costituzione della Rete, e analizza e commenta le idee dell’ex garante della privacy.

Ville Lumiére WiFi. Parigi si muove per offrire ai suoi cittadini accesso senza fili in molte aree pubbliche della città, e per portare ovunque la banda larga. Francesco Armando racconta il progetto, evidenziando anche come esista già un elenco di locali che mettono a disposizione la connessione wireless gratuitamente. Anche Massimo Cavazzini parla dell’idea, e si chiede chi pagherà per l’infrastruttura che si vuole realizzare.

iMac per studenti. Macwin segnala l’ingresso sul mercato educational (per ora americano, ma seguirà a ruota negli altri paesi) di un nuovo iMac. Si tratta di una versione base pensata per scuole e studenti, mancante di alcune caratteristiche del fratello maggiore in cambio di un prezzo decisamente competitivo.

La portabilità può attendere. Vittorio Zambardino riflette sulla possibilità di usare i cellulari per rimanere connessi alla Rete. Ma non siamo ancora pronti. Se si vuole lavorare davvero, non si può proprio lasciare a casa il laptop.

La storia in gioco. Un videogame insegnerà a un gruppo di studenti la storia dell’antica Roma. Videogiocando racconta di Civ City: Roma, uno strategico in tempo reale teso a sperimentare la didattica del videogioco.

Feed sociali. Enrico Sola parla di un lettore di Feed Rss molto particolare: è in grado di apporre dei tag ai feed che si sottoscrivono e di condividerli con altri utenti.

La mela telefona a casa. Massimo Mantellini segnala una fastidiosa caratteristica della nuova versione di MacOSX. Come era già accaduto per Windows, infatti, pare che il sistema operativo attivi un processo che si collega ad Apple all’insaputa dell’utente. A Cupertino minimizzano: serve solo per verificare l’aggiornamento dei widget. Ma allora perché non essere più trasparenti?

Una banca dati di immagini per la didattica. Pandorablog segnala la nascita del progetto Dia: una banca dati di immagini da utilizzare nella didattica.

I blog anche per l’Espresso. Blogs4biz informa che anche il settimanale L’Espresso ha attivato i suoi blog. Per realizzarli è stata scelta la popolare piattaforma Movable Type di Six Apart. Un’altra soluzione per chi volesse aprire il proprio spazio su Internet.

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