È tempo di consuntivi per il settore informatico. Se le cose non sono andate bene per aziende e borsa della nuova economia, i risultati sul piano della sicurezza sono ancora peggiori.
Secondo uno studio realizzato dall’Istituto per la sicurezza informatica e FBI, lo scorso anno la criminalità informatica è costata miliardi di dollari ad aziende americane e organizzazioni governative, con un aumento consistente rispetto al 2000.
Il “Rapporto 2001 sui crimini informatici e la sicurezza” mostra che gli attacchi a mezzo virus e altre infrazioni alla sicurezza informatica sono in aumento negli Stati Uniti.
“I risultati del rapporto di quest’anno – dice il direttore dell’ufficio FBI della California del nord, Bruce Gebhardt – mostrano ancora la serietà e la complessità del crimine informatico”.
“Le vulnerabilità legate agli affari online – prosegue il direttore FBI – restano una sfida per la polizia”.
Dopo aver chiesto a 538 esperti in sicurezza informatica che lavorano per associazioni, agenzie governative e università, gli autori del rapporto sono giunti alla conclusione che le aziende e altre organizzazioni perdono milioni di dollari ogni anno a causa della criminalità informatica.
Dati per altro incompleti, visto che solo il 35 % delle persone interpellate ha accettato di divulgare i dati sulle loro perdite che ammontano, complessivamente, a 377,8 milioni di dollari nel 2001.
Una cifra che rappresenta un aumento di circa 265,6 milioni di dollari rispetto alle perdite registrate in uno stesso rapporto relativo al 2000.