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Epub3, standard di difficile lettura

25 Maggio 2012

Epub3, standard di difficile lettura

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Gli sforzi per aggiornare la specifica standard dei libri elettronici non stanno portando i frutti attesi, o lo fanno più lentamente del'auspicabile.

Le cose non sembrano procedere benissimo per Epub3.
A sette mesi dalla pubblicazione della Recommended Specification e a un anno dalla prima Proposed Specification, l’implementazione del nuovo standard procede – è un eufemismo – a rilento e inizia a non sembrare del tutto improbabile la possibilità che il formato – se non abbandonato – perda quantomeno di rilevanza (rafforzando di conseguenza la posizione di HTML5 come nuovo standard di fatto).

Per provare a reagire, IDPF ha lanciato Readium:

Readium is an open source reference system and rendering engine for EPUB publications. The overall aim of the Readium project is to ensure that open source software for handling EPUB 3 publications is readily available, to accelerate adoption of EPUB 3 as the universal, accessible, global digital publishing format (NdA, corsivo mio).

Come spiega Bill McCoy (executive director IDPF) nell’intervista qui sotto, Readium non è un applicazione di lettura. L’intenzione, piuttosto, è fornire ai produttori di applicazioni di lettura la possibilità di implementare un motore di rendering standard e aperto, offrendo un framework sulla base del quale costruire le singole applicazioni.

Readium è stato lanciato durante l’ultimo TOC. Il progetto ha ottenuto il supporto di partner importanti (tra gli altri Google, B&N, Adobe, Kobo, Sony, Samsung, Bluefire, tutti produttori di sistemi di lettura) e ha iniziato subito a dare risultati: supporto a MathML, compatibilità con i Fixed Layout Epub, un’estensione per Google Chrome.

Tutti segnali incoraggianti, tanto che all’ultima PePcon è stato dichiarato questo:

Può darsi (è un auspicio, non scetticismo), eppure ad ora effetti concreti non se ne vedono. Di sicuro è molto presto: è sensato aspettare il lancio di nuovi prodotti hardware o un aggiornamento importante dei sistemi di lettura software.

Restano alcune valutazioni. Nessuno dei player più importanti ha davvero bisogno di Readium, soprattutto da un punto di vista tecnologico e di sviluppo dei prodotti. La separazione dei rendering engine – che variano a seconda del dispositivo o dell’applicazione utilizzata – rende molto difficile organizzare un flusso di lavoro efficiente, contribuendo così a indebolire gli editori e a rafforzare l’attuale assetto oligopolistico del mercato. Per questo decidere di adottare Readium potrebbe essere una scelta strategica, un segnale importante, una dichiarazione d’intenti.

E ancora: se IDPF decide di investire sviluppo e risorse in un progetto basato su WebKit – e dunque legato per necessità a dispositivi con display LCD – possiamo considerare la sorte dei lettori a inchiostro elettronico definitivamente segnata?

L'autore

  • Ivan Rachieli
    Ivan Rachieli, 30 anni, laurea in letteratura russa, master in editoria. Ha lavorato in GeMS con gli ebook, e in ZephirWorks con le applicazioni web. Un giorno mollerà tutto e se ne andrà sul lago Bajkal, per dedicarsi finalmente alle cose serie, come ad esempio la caccia col falcone. Se avete voglia di conoscerlo meglio, potete fare due chiacchiere con lui su Twitter @iscarlets o leggere il suo blog.

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