Nessuno dei 100 maggiori siti statunitensi di e-commerce offre adeguata tutela alla privacy dei consumatori. Questo il preoccupante segnale diffuso a seguito della nuova indagine curata da EPIC, Electronic Privacy Information Center. Lo studio ha paragonato le policy dei rivenditori online con i principi-base sulla privacy noti come “Fair Information Practices.” Diciotto tra i siti presi in esame non presentava alcuna policy specifica, mentre per raccogliere dati sui visitatori il 35 per cento usava i classici profili personalizzati e l’87 ricorreva ai meno evidenti cookie.
Le “Fair Information Practices” richiedono tra l’altro la chiara dicitura su quale tipo di dati vengono raccolti e come verranno utilizzati, offrendo altresì all’utente la possibilità di non fornire tali dati e di verificarli onde eventualmente correggerli. Con annesse la necessità di offrire precise garanzie sulla sicurezza e sul preventivo permesso per l’inoltro dei dati a terze parti. Sulla base di questi standard generalmente non rispettati, EPIC critica le attuali policy sulla privacy online in quanto “confuse, incomplete e inconsistenti”. Il tutto a conferma, sempre secondo EPIC, dell’urgenza di nuove norme specifiche, mentre sia il governo USA che l’industria preferiscono spingere per l’autoregolamentazione.
Maggior dettagli: http://www.epic.org/reports/surfer-beware3.html