Anno 2007: la metà dei server nel mondo girerà con Linux, come sistema operativo.
È una delle sorprese contenute in uno studio di Meta Group, che fa anche una predizione sconvolgente: entro il 2004, Microsoft potrebbe realizzare dei software di servizio Web e di server per Linux.
Lo studio conferma la tendenza all’uso del sistema operativo open source sui server che, se adesso copre una percentuale che varia tra il 15 % e il 20 %, nel 2007 arriverà a comandare 50 server su 100.
Il ragionamento seguito dallo studio è semplice: si tratta di una percentuale notevole, perché sia ignorata dal gigante informatico che inizierà ad adattare le sue componenti proprietarie, ad esempio.NET, verso la piattaforma libera. Poi, toccherà la stessa sorte ai software server come SQL, IIS e Exchange.
Uno scenario sconvolgente che, per ora, Microsoft non ha nessuna intenzione di attuare. Anzi, si sta muovendo in senso contrario. Lo si deduce da alcuni segnali precisi. Ad esempio, qualche settimana fa è sfuggito un documento interno dove si criticavano i software liberi e che aveva sollevato l’indignazione della comunità Linux, che considera il proprio sistema operativo non solo gratuito, ma anche più sicuro e stabile (due componenti essenziali per l’operatività sui server). A Microsoft non era rimasto che tentare di addolcire la pillola.