La testata olandese NVPI avrebbe raccolto sufficienti prove che confermerebbero la scelta della casa discografica EMI di abbandonare la tecnologia DRM. I manager del gigante anglosassone, sempre secondo indiscrezioni, avrebbero valutato a fondo l’impatto economico e gli effetti sull’immagine dell’utilizzo della suddetta tecnologia anti-copia. I benefici, alla fine, sembrerebbero essersi dimostrati inferiori alle aspettative.
EMI, come altre major, certamente non smetterà di proteggere i contenuti audio, ma è assai probabile che la soluzione DRM possa essere sostituita con qualcosa di più avanzato, o comunque articolato nelle declinazioni di protezione.
Intanto da qualche settimana la stessa EMI è impegnata con Yahoo nello sviluppo di una nuova piattaforma di distribuzione multimediale online totalmente priva di DRM. Insomma, pare che la dirigenza anglosassone stia vagliando ogni possibilità per il futuro.