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EIHA, il portale della Sardegna

30 Gennaio 2001

EIHA, il portale della Sardegna

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Si chiama EIHA, come la tipica e usatissima interiezione sarda, che significa semplicemente "Sì"

È il primo portale in Sardegna – finanziato dalla comunità europea nell’ambito del progetto europeo ADAPT BIS, acronimo di Building Information Society – le cui finalità sono la costruzione di un manuale telematico interattivo della cultura e del territorio della Sardegna, consultabile in Rete.
La versione prototipale è stata messa a punto nella sede del CRS4, Centro di Ricerca Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna, di Cagliari e diretto dal fisico Nicola Cabibbo.

EIHA è un contenitore flessibile e dinamico di diversi contenuti. Una indice che contiene circa 2.500 link indicizzati da “navigatori culturali” che nel corso del 2000 hanno pazientemente esplorato il Web alla ricerca di siti tematici sull’isola nell’ambito di tutte le categorie: economia e politica, cultura ed arte, media e spettacolo, sport, turismo ecc.

Il sito ha anche un suo motore di ricerca, ESSE; e SARDEGNA SAPERE, un catalogo multimediale della cultura sarda. Sono consultabili e stampabili contributi sull’arte, l’archeologia, la preistoria e la storia isolana, le tradizioni popolari e la cucina locale, scritti da ricercatori e studiosi delle cultura sarda.

Sono già pronti i link ai corrispondenti internazionali del portale, che saranno dedicati ad altre realtà isolane: Canarie, Irlanda, Corsica. isole che si caratterizzano per il forte attaccamento alle proprie radici culturali e al tempo stesso per l’esigenza di entrare a pieno titolo nella società dell’informazione.

La filosofia di Eiha ha come orizzonte di riferimento il glocalismo, termine di ampia portata che comprende anche la strategia che media le esigenze e i bisogni locali con le spinte della globalizzazione. Si tratta cioè di utilizzare e “posizionarsi” nel globale, ma con contenuti e strategie comunicative locali volte a valorizzare le differenze nelle culture umane, cercando di armonizzarle, con le voci della global culture, con metodi e strumenti che si richiamano alla filosofia dell’interculturalismo. Lo scopo, sentito da molte minoranze etniche e linguistiche, è quello di salvare le differenze, come valore intrinseco della comunità umana, e al tempo stesso avere un display, un interfaccia di comunicazione sul WWW, facendo conoscere le proprie specificità, e in ultima analisi mettendole a disposizione, come patrimonio di conoscenze, della comunità di Internet.

Il progetto Vision

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