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Editori di se stessi: il fenomeno Lulu

15 Gennaio 2008

Editori di se stessi: il fenomeno Lulu

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Libri e Rete, un binomio consolidato nella cultura digitale degli ultimi 15 anni. Dal mercato “lungo” di Amazon alle reti sociali di aNobii e LibraryThing, fino al marketplace digitale dei manoscritti

A pensarci bene, erano diversi anni che tutto puntava in questa direzione. Certo, negli Stati Uniti se ne sono accorti molto prima, mentre per noi in Europa c’è voluto ancora qualche anno. Il sistema editoriale è profondamente cambiato negli anni grazie ad Internet, soprattutto per via del fenomeno – ultimamente molto citato – della coda lunga dei mercati online. Volendo esprimere in due parole il concetto di coda lunga, si potrebbe dire così: in un sistema di distribuzione on line, i prodotti “di nicchia” possono vendere tutti insieme molto più di quei pochi prodotti “di punta” che la distribuzione tradizionale insiste a proporre al pubblico. Possono, e in genere lo fanno. È proprio Amazon a dimostrare, dati alla mano, che il modello funziona.

Ribaltando la prospettiva, se dal punto di vista dei distributori il fenomeno della coda lunga premia la diversificazione dell’offerta, dal punto di vista dei produttori di contenuti mette in atto una grande rivoluzione: quella del contenuto generato dagli utenti. Parliamo di libri: molti non vengono nemmeno pubblicati, e non tanto perché ci siano più scrittori scarsi che autori da best seller (è anche vero questo, ma non è il punto), quanto perché sono gli editori a decidere cosa può essere vendibile e cosa no. Ed è in questo punto del sistema che si inserisce Lulu.com, un’azienda fondata nell’ormai lontano 2002 da Bob Young (uno dei fondatori di Red Hat, tra le più note distribuzioni Linux). È chiaro che Lulu.com scopre in un certo senso l’acqua calda, dato che i servizi di print-on-demand e il fenomeno della pubblicazione a proprie spese esisteva già in precedenza, ma il sistema realizzato da Young elimina qualsiasi intermediario e mette in contatto direttamente l’autore con il suo pubblico.

Nel 2006 Lulu arriva in Europa, nel 2007 vince il Web 2.0 Award nella categoria Libri e il resto è storia attuale. Il fulcro dell’attività è il marketplace digitale in cui gli utenti possono produrre, vendere o acquistare libri. Marginalmente (ma non troppo), Lulu è anche una community di utenti che interagiscono tra loro (seppur con strumenti che oggi suonano poco “2.0” come forum e newsletter) e in definitiva è diventato per gli scrittori o aspiranti tali quello che aNnobii e Library Thing sono per i lettori. Usare Lulu per pubblicare libri è semplicissimo: se non si ha già un romanzo o una raccolta di racconti o poesie nel cassetto, si può iniziare dai contenuti del proprio blog (questi libri sono stati battezzati “blook” dagli americani, da sempre amanti dei giochi di parole) o dalle proprie fotografie (con Lulu si possono pubblicare anche libri fotografici, calendari e oggetti simili). La politica economica di Lulu, tra l’altro, è semplice e vantaggiosa. Nessuno paga nulla, finché un libro non viene venduto. E anche allora, è l’autore che decide il prezzo, e a Lulu va una percentuale sul venduto.

Per prima cosa occorre iscriversi (ovviamente il processo è gratuito). Una volta iscritti vediamo comparire una voce in più nel menu principale della home page, che presenta sinteticamente le cose che si possono fare con Lulu (Pubblica, Acquista, Vendi, Comunità): la nuova voce corrisponde a Il mio Lulu, cioè la pagina personale in cui verificare le informazioni sul proprio account, i progetti editoriali intrapresi, i guadagni ottenuti e gli ordini fatti. Dal pannello di controllo è anche possibile entrare nel dettaglio e gestire i propri amici, gruppi e messaggi privati. Mentre acquistare su Lulu è veramente semplice (basta sfogliare il catalogo diviso per generi), pubblicare un libro, un album fotografico o un calendario è un po’ più complicato – ma solo per via delle diverse decisioni da prendere durante il processo di creazione. Venendo incontro alle possibili esigenze di privati, aziende, scuole, scrittori, fotografi (ma anche di videomaker e musicisti), Lulu permette di realizzare progetti editoriali che vanno dal libro vero e proprio in diversi formati all’albo a fumetti, al libro fotografico (al quale è dedicato un wizard specifico realizzato con tecnologia Flash), fino ad arrivare a progetti multimediali complessi come un Cd o un Dvd (basati su file Mp3 o immagini disco preesistenti).

Vediamo un paio di casi specifici: il libro e l’album fotografico. Nel primo caso è possibile scegliere a monte tra diverse tipologie di libri, ma per l’esempio ci soffermeremo sul più classico libro a copertina morbida. Cliccando su Pubblica si ottiene l’elenco di tutti i prodotti: il libro a copertina morbida è il primo. Dopo una pagina intermedia in cui è possibile informarsi su politiche di prezzi, supporto alla vendita ecc. (tutte cose da tenere d’occhio se si vuole iniziare ad usare Lulu in maniera intensiva), si inizia a creare il proprio libro con un wizard specifico. Dato un titolo al progetto, si decide inizialmente se mantenere il libro privato, se renderlo disponibile alla vendita su Lulu o anche su altre librerie online. A questo punto entriamo nel vivo del processo editoriale: nella pagina delle opzioni dobbiamo scegliere il formato del volume (ce ne sono molti a disposizione, ma i più popolari restano il Romanzo (6’’x9’’) e il Tascabile (4.25″ x 6.875″). Poi va scelto il tipo di rilegatura (termica, a spirale o cucita a sella) e il tipo di stampa (b/n o quadricromia). Intanto, in alto a destra, Lulu ci fornisce un’idea di costi per un volume come quello che stiamo creando, in modo da poter fissare un prezzo coerente. Fermo restando che, a seconda delle opzioni scelte, si presentano all’autore alcune limitazioni fisiche per il proprio progetto (ad es. obblighi su margini particolari o sul numero massimo di pagine consentite per il tipo di rilegatura), a questo punto non resta che fare l’upload del file Word o Open Office. Se si ha già un file Pdf è meglio ancora, perché questo vuol dire controllo assoluto sull’aspetto delle pagine. Altrimenti Lulu provvede comunque a generare un file Pdf dai testi caricati. Se le dimensioni del Pdf caricato sono diverse da quelle scelte per il libro, si può comunque tornare indietro sui propri passi e modificare le dimensioni del progetto.

Il passo seguente è il file impaginato e pronto per la stampa. Si può ricontrollare e poi si prosegue disegnando la copertina. Scegliendo un tema tra quelli proposti, verrà richiesto di inserire fotografie e testi per il fronte e il retro di copertina (il tipico blurb). Anche per la copertina viene generato un file pronto per la stampa. Per quanto riguarda i libri fotografici, il processo è leggermente diverso in quanto il wizard specifico, realizzato in Flash, è un programma di impaginazione grafica a tutti gli effetti. Ci sono meno formati ma diversi temi particolari, un po’ per tutti i gusti. Scelto il tema occorre importare le fotografie dal proprio Pc, dal file manager Lulu o dall’archivio stock Getty Images (immagini a pagamento) – e qui si potrebbe migliorare il servizio permettendo l’import anche da Flickr, come fa ad esempio Moo che però offre un range di prodotti differente. A questo punto, a seconda del tema scelto, si procede alla vera e propria impaginazione, scegliendo i layout per pagine interne e copertina, posizionando foto e didascalie ed aggiustando il tiro finché non si è soddisfatti.

In conclusione occorre descrivere il libro assegnandogli categoria, tag, eventuale codice ISBN (richiedibile a Lulu) e licenza desiderata (Copyright standard, Attribuzione-NonCommercale-CondivisioneSimile 2.0 di Creative Commons, Documentazione libera GNU o Pubblico Dominio). Poi viene il momento di decidere il prezzo di vendita. A seconda del costo di manifatturazione del libro e della commissione di vendita Lulu, il prezzo finale deriva dalla somma di questi fattori con il guadagno desiderato: ad esempio, posso decidere di far pagare il mio libro 5 euro, il suo costo di manifatturazione (a carico di Lulu) è di 3.95 euro, la commissione è di 1.50 euro, quindi il prezzo al pubblico sarà di 10.45 euro. Se il ragionamento non torna, meglio impostare direttamente il prezzo finale al pubblico con una cifra tonda: Lulu calcolerà automaticamente commissione e manifatturazione lasciando il margine di guadagno conseguente.

Il progetto si conclude dopo una verifica finale. A questo punto è possibile pensare a tutto quanto – nel processo editoriale – avviene dopo la realizzazione del prodotto. Sempre con l’aiuto di Lulu si può cominciare a fare marketing sul proprio libro, acquistare pacchetti di distribuzione nei canali di vendita al dettaglio o – più semplicemente – iniziare ad acquistare una copia stampata del proprio libro. Le possibilità di Lulu non sono infinite ma sono comunque molte più di quelle descritte qui sopra: non resta che provare, mettendo in piedi la propria piccola casa editrice e sperando nei miracoli della coda lunga. Almeno non si sarà speso nulla se non un po’ di tempo e passione.

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