La vendita di biglietti per assistere agli incontri del Mondiale di calcio del 2006, che si svolgerà l’anno prossimo in Germania (tra l’8 giugno ed il 9 luglio 2006), non omette di alimentare le cronache del Web.
Tutto ha avuto inizio a fine aprile, quando quasi due milioni di biglietti sarebbero stati ordinati online, in modo quantomeno sospetto, dagli Stati Uniti, secondo quanto indicato da un rappresentante del Comitato d’organizzazione del Mondiale. Indirizzi di posta elettronica più o meno fasulli sono stati utilizzati per acquistare tali biglietti in occasione della prima fase di vendita di tagliandi per i 64 incontri del Mondiale (1 febbraio-31 marzo 2005). Oggi, molti di questi biglietti sono all’asta su eBay.
Purtroppo è facile immaginare i rischi e l’emergenza legati alla possibilità di un traffico parallelo di vendita di biglietti per questo evento sportivo eccezionale. In modo molto ufficiale, quindi, la Federazione tedesca di calcio (Deutsch Fussball-Germania, DFB) ha chiesto a eBay Germania di impedire le aste legate all’acquisto di biglietti per il Mondiale il 2006 sulla sua piattaforma, ma eBay.de ha respinto fermamente la richiesta. Nerses Chopurian, portavoce di eBay Germania, ha dichiarato al giornale online NetZeitung che non esiste alcuna “base giuridica” per formulare questo divieto. Tuttavia, la piattaforma di aste online si dice aperta a una collaborazione con il Comitato d’organizzazione del Mondiale per trovare un accordo sulla questione.
Fino al 2006, saranno infatti organizzate cinque fasi di vendite di biglietti, la seconda ha preso il via all’inizio del mese di maggio. Su un totale di 3,37 milioni di biglietti messi in vendita per il Mondiale 2006, soltanto un terzo è commercializzato direttamente presso il grande pubblico. La più grande proporzione è riservata agli ospiti di onore, alle federazioni nazionali di calcio, ai club, alle città ospiti e ai partner.