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È ora di cogliere l’attimo

20 Ottobre 2016

È ora di cogliere l’attimo

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Carpe diem, scriveva Orazio. E a più di duemila anni da allora, Twitter ne ha fatto una bandiera. Anzi… una filosofia.

Sapete che giorno è oggi? Lasciate perdere il calendario tradizionale, controllate qui. Potrebbe essere la giornata internazionale del polipo, quella dei tacos, degli atti poetici casuali, delle tematiche più impensate.

Quando si tratta di produrre contenuti sul pezzo, cogliere l’attimo è la parola d’ordine di ogni content manager alle prese con i social media. A maggior ragione, se si tratta di Twitter. Ed è proprio da questo medium che nasce la costola Plan The Moment. Qui vengono segnalati tutti i momenti chiave, giorno per giorno, dal World Philosophy Day agli appuntamenti sul campo della Champions League.

Plan The Moment

Che cosa bolle in pentola per il mese di dicembre? A parte Natale, ovviamente.

 

E a proposito di tempo, diamo uno sguardo a come comunica su Twitter la marca di fazzoletti più conosciuta sul mercato italiano, Tempo. Si tratta di una delle aziende che meglio riesce a fare del celebre carpe diem il proprio cavallo di battaglia. La programmazione settimanale riesce a cavalcare con grande maestria ogni evento che riesca a provocare lacrime di gioia. Che siano le Paralimpiadi di Rio o la festa dei nonni, non importa. C’è sempre un buon motivo per avere un fazzoletto in tasca.

 
Tempo e le Paralimpiadi

Dimmi che grande evento segui, e ti dirò quale hashtag utilizzare!

 

In fondo è quello che fa anche Google, a ogni cambio di Doodle. Ecco come a Mountain View raccontano la nascita di questa tradizione:

Il concetto di doodle è nato nel 1998, prima ancora che la società assumesse una ragione sociale, mentre i fondatori di Google Larry e Sergey giocherellavano con il logo aziendale per comunicare la loro partecipazione al festival Burning Man nel deserto del Nevada. Dietro alla seconda “o” della parola “Google” venne collocata la figura di un omino stilizzato, una sorta di messaggio comico per segnalare agli utenti di Google che i fondatori erano fuori ufficio. Anche se il primo doodle era relativamente semplice, quell’idea diede il via all’abitudine di decorare il logo aziendale per celebrare eventi significativi.

Tempo e la festa dei nonni

2 Ottobre: la Festa dei Nonni reinterpretata dal marketing di Tempo.

 

Un metodo più sbrigativo per avere una panoramica dei temi ed eventi in corso lo offre sotto il naso ancora Twitter, grazie alle Tendenze segnalate nella sidebar a sinistra. Tra l’altro, è possibile impostare una personalizzazione in base alla città di riferimento. Non è detto che a Milano si stia parlando degli stessi fatti e delle stesse feste di Bogotà. Anche se ci sono soggetti universali in grado di unire un po’ tutti…

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I gattini, un grande classico dei social capace di acchiappare “mi piace” e cuoricini.

 

28 giugno, 19 agosto, 22 ottobre: ci sono anche date parecchio confuse, come quelle legate al giorno del Blocco Maiuscole. Sì, avete capito bene, si fasteggiano le maiuscole scrivendo TUTTO MAIUSCOLO, SU FORUM, BLOG E TWITTER. Insomma, durante l’INTERNATIONAL CAPS LOCK DAY è permesso scrivere gridando. Vi state chiedendo come è nato e a chi è venuta questa idea tanto bizzarra? Merito di Billy Mays, famoso personaggio televisivo americano che un giorno raccontò una disavventura della sua infanzia: aveva ingerito un tasto CAPS LOCK dalla tastiera di un IBM PS/2 di casa. Proprio per colpa di questo fattaccio, Billy divenne bravissimo davanti alle telecamere. O almeno, questo è ciò che gli piaceva raccontare. Leggenda o meno, divenne il re indiscusso delle maiuscole e gli fu dedicata LA giornata.

 

La giornata del Blocco Maiuscole

Il giorno nel quale è concesso alzare i toni e tenere abbassato Blocco Maiuscole.

 

NON FOSSE CHIARO, È ORA DI COGLIERE L’ATTIMO!

L'autore

  • Alice Avallone
    Alice Avallone lavora da anni come digital strategist per grandi e piccole aziende, enti pubblici e agenzie di comunicazione. Dirige l'osservatorio di antropologia digitale Be Unsocial e insegna digital storytelling alla Scuola Holden a Torino.

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