Livello 1: analisi del mercato
In questo ambito è stata scattata una vera e propria fotografia del mercato dell’e-Learning nel suo complesso e in tutte le parti che compongono l’intera catena del valore sia dal lato offerta che dal lato domanda. La domanda è stata scomposta in 4 ambiti:
- famiglie (end user)
- aziende
- pubblica amministrazione
- università e scuola e si sono individuate 7 tipologie di attori dell’offerta:
- società di formazione
- società operanti nel comparto ICT
- global e-Learning services provider
- società editoriali e fornitori di contenuti
- società di consulenza
- Pubblica Amministrazione
- mondo accademico e dell’istruzione in generale
L’analisi qualitativa si è concentrata su 4 ambiti strategici:
- tecnologia
- contenuti
- servizi
- consulenza
L’analisi quantitativa ha inteso misurare le 3 voci di provenienza del fatturato:
- libero
- captive
- finanziato
Livello 2: interpretazione dei fenomeni
Si sono interpretati i principali fenomeni riscontrati nell’analisi dei dati, in particolare:
- il gap esistente fra domanda e offerta in termini di discipline e metodologie erogative
- le resistenze di natura psicologica che ancora frenano il mercato sia a livello di domanda che di offerta
- la tipologia e la quantità di figure professionali richieste nel settore
- il mercato intersettoriale, fenomeno poco visibile all’utente finale ma “regola del gioco” per gli attori dell’offerta ad alto impatto sui modelli di business
- il ruolo peculiare della Pubblica Amministrazione e delle Università, nuovi attori sia della domanda che dell’offerta
- lo scenario dei programmi di finanziamento disponibili sia a livello nazionale che comunitario e le modalità per accedervi.
Livello 3: linee guida
L’analisi dei dati conferma che siamo di fronte a un settore che gioca un ruolo molto importante per il mondo del lavoro e per la struttura sociale del Paese. Nella prossima Finanziaria è quindi auspicabile che si indichi un capitolo specifico per questa forma innovativa di crescita collettiva e individuale. Inoltre è opportuno prevedere programmi di incentivazione in termini di riduzioni fiscali o di erogazione di finanziamenti per tutte le imprese che utilizzano l’e-Learning nei propri programmi formativi.
Anche la redazione di un Libro Bianco, che analizzi il fenomeno e-learning nella sua globalità, può far parte delle azioni di stimolo che ci sentiamo di proporre a gran voce per sostenere il settore e sensibilizzare in tal senso gli organi competenti a livello istituzionale.
L’osservatorio infine è anche lo spunto per fare cultura sul tema e generare scambio tra i settori all’avanguardia nell’uso di queste metodologie formative, come quello delle imprese, e i settori che stanno muovendo i primi passi, come la pubblica amministrazione e l’università.
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