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E-commerce in Asia

28 Gennaio 2000

E-commerce in Asia

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Gli esperti di Goldman Sachs stemperano le preoccupazioni per l'invasione dei siti statunitensi nell'e-commerce asiatico

Appaiono poco fondate le preoccupazioni per l’invasione dei siti statunitensi nell’e-commerce asiatico. Questa l’opinione degli esperti di Goldman Sachs, per i quali le società asiatiche potrebbero invece trarre giovamento dai capitali e tecnologia stranieri con l’accoppiata di alleanze strategiche. La mancanza di adeguati e sicuri sistemi di pagamenti in ambito locale sembra essere elemento di maggiore riluttanza che previene il massiccio arrivo del commercio elettronico USA. Si prevede così che quanto prima siano i rivenditori locali a sfruttare il vantaggio di conoscere i mercati e le abitudini dei consumatori asiatici.

Tra i settori in ascesa, al primo posto dovrebbe trovarsi quello relativo alle compagnie aeree. Goldman Sachs prevede che entro fine anno la diffusione di biglietti via Internet toccherà il cinque per cento del totale, mentre quelli acquistati online saranno almeno l’uno per cento. Anche gli operatori locali di telefonia mobile sembrano interessati all’e-commerce. Sul tutto pesa però la minaccia di aggressive banche basate su Internet che potrebbero precedere quelle locali nell’attivazione di transazioni efficienti e sicure.

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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