Nato in una melassa di intenzioni banalmente buone (chi non vorrebbe salvare i bambini dai predatori pedofili che infestano la matrice selvaggia ed anarchica?), sotto l’egida di una fondazione no-profit che si avvale di uno speaker d’eccezione quale Erik Estrada (noto ai meno giovani per il ruolo di poliziotto motociclista nella fortunata serie CHiPs andata in onda negli anni ottanta), il poliziotto in scatola ha visto la luce. Battezzato proprio cop-in-box, servirebbe ad automatizzare il processo che porta alla neutralizzazione degli spietati predatori di bambini in agguato online.
I dettagli sul contenuto della scatola non sono noti ed al momento il portavoce della fondazione non ha ancora risposto ad una specifica domanda sul punto. L’obiettivo è distribuire 100 postazioni negli Stati Uniti. La prima installazione è avvenuta a Norfolk, Stato della Virginia, ma pare che ci sia una discreta richiesta dal territorio.
Dopo aver verificato la notizia (che pareva degna di un pesce d’aprile in netto anticipo), i commenti li lascio al lettore, invitandolo a non farsi influenzare troppo dal ricordo del Poncherello motociclista, invariabilmente latino e vagamente caciarone.