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Due giapponesi rubano da conti bancari online in un cyber cafè

10 Marzo 2003

Due giapponesi rubano da conti bancari online in un cyber cafè

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Vi ricordate la truffa messa in atto nei bancomat dove ladri di carte aggiungono una finta mascherina alle console per rubare soldi? Ebbene, due furboni giapponesi hanno studiato una versione …

Vi ricordate la truffa messa in atto nei bancomat dove ladri di carte aggiungono una finta mascherina alle console per rubare soldi? Ebbene, due furboni giapponesi hanno studiato una versione simile e “virtuale” per rubare soldi ai titolari di conti bancari online.

I due, uno sviluppatore di software disoccupato e un uomo d’affari, sono stati arrestati come sospetti in un caso di trasferimento illegale di fondi. Avrebbero stornato attraverso transazioni bancarie in vari cyber cafè circa 200 mila dollari a cinque ignare vittime.

La truffa è avvenuta nel mese di settembre del 2002, quando i due uomini sarebbero riusciti a “rubare” username e password di cinque persone con l’aiuto di un software installato nel computer di un Internet Cafè di Tokyo.

Con questo trucchetto, sono penetrati nei conti bancari e hanno trasferito 136 mila dollari in un altro conto prima e poi li hanno ritirati.

Il software che hanno usato, lo hanno scaricato da Internet e non è altro che un software di sorveglianza e memorizzazione dei tasti premuti sulla tastiera (un keylogger). Successivamente, secondo quanto riporta un giornale giapponese, l’avrebbero installato in un centinaio di computer di 13 cyber cafè nella zona di Tokyo.

Se gli inquirenti riusciranno a provare la loro colpevolezza nel furto, dovranno scontare una pena detentiva di 10 anni.

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