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Downlovers, musica gratis e legale (ma non sull’iPod)

15 Novembre 2007

Downlovers, musica gratis e legale (ma non sull’iPod)

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Un nuovo sito di download gratuito e legale di musica: bel catalogo, notevole semplicità. Ma se avete il lettore Mp3 più diffuso non funziona

Nella vita, di cose certe ce ne sono poche. Una di queste è che non si potrà andare avanti ancora molto a lungo con l’attuale situazione di massima confusione sul fronte della musica e di Internet. L’arrivo delle tecnologie online ha negli ultimi anni scardinato completamente i concetti di base dell’industria musicale e le posizioni di forza. Da un punto di vista teorico sarebbe perfettamente immaginabile uno scenario in cui nessuno paga più per consumare la musica, scambiandosela freneticamente con amici e sconosciuti.

D’altra parte che ci sia una qualche forma di compromesso possibile tra il furto dello scaricatore illegale e il furto di chi cerca di farci pagare i Cd prezzi ormai senza senso (dando agli artisti solo le briciole) io non ho dubbi. iTunes torreggia all’orizzonte. Si può dire quel che si vuole, ma sono ormai ben oltre i tre miliardi (miliardi!) i brani scaricati dal negozio di Apple a pagamento. Di fronte a tutti questi zeri messi in fila, un bel po’ di addetti ai lavori si sono convinti che un mercato per il download a pagamento ci sia e ci si sono buttati a palla.

L’altro modello che si sta sperimentando è quello del download gratuito sì, ma pur sempre legale – facendosi dare i soldi da sponsor pubblicitari. Questo modello arriva ora da noi con una iniziativa tutta italiana chiamata Downlovers. Accedendo al sito si viene accolti da un sito non bellissimo graficamente, ma chiaro. E parte una serie di video musicali, alcuni nuovi, altri d’annata. Così mentre sto scrivendo in una finestrella questo mio pezzo, mi guardo questa specie di MTV (per altro incontrollabile, l’unico comando è il volume). A parte la fruizione in streaming dei video, (per ora?) senza pubblicità, l’interesse del sito è quello di poter scaricare gratuitamente e legalmente un bel po’ di pezzi musicali. In questa fase beta sono un po’ più di 22.000, ma a quanto si sa il portfolio dovrebbe essere in aumento.

Trovo positivo che il sito sia in italiano e abbia un buon catalogo di musica italiana. E pezzi di grandi artisti, robba buona, insomma. Sensato, per poter andare a lavorare su un target non necessariamente anglofilo (anche se inevitabilmente entro qualche anno ci toccherà essere tutti perfettamente bilingui per sopravvivere) e per offrire una musicografia tra le più belle del mondo e che non sempre è giustamente rappresentata in altri siti.

Facciamo la prova: normalmente se c’è qualche problema in un sito, salta fuori arrivandoci da un Mac. E vediamo se fa ruggire il mio Leopardo recentemente installato (con soddisfazione). Sorpresa: per scaricare occorre essere registrati. Ovvio, un po’ di valore (per esempio, i nostri dati) vanno lasciati giù, in cambio del pezzo. Facciamoci schedare: registrazione facile e veloce, ma come c’era da aspettarsi, il download non funziona su Safari. Riprovo con Flock, una specie di versione sociale di Firefox che amo molto e che è il mio browser di riferimento. In questo caso il download parte, ma partono anche 15″ di spot pubblicitario sul sito (nel mio caso: lo spot della Mini). Evidentemente quella di Downloaders non è un’operazione fatta esattamente da ragazzini, visti gli inserzionisti pubblicitari che hanno già raccolto in fase beta.

Download rapido ed efficace, per ascoltare il brano devo però aprire Windows Media Player, il che mi provoca un attacco di nausea. Sorpresa: la mia copia di WMP non riconosce il file. Riprovo con un altro brano, questa volta l’inserzionista è Sony Ericsson, inserzione rapida e indolore. No, nemmeno Aretha Franklin mi viene riconosciuta. Frugo un po’ fra le Faq e scopro che il sito si è compatibile con il Mac, ma il download dei brani no. Eh già, qui dev’essere colpa della protezione Drm dei brani. Per farla breve: niente Mac e soprattutto niente iPod. Che, essendo il player con la stragrande maggioranza di quota del mercato dei riproduttori, significa scegliere di tagliarsi fuori da un bel po’ di possibili clienti. Ma si sa: meglio che non ci ascoltino piuttosto che ci ascoltino e ci rubino la musica.

Tra le varie, va notato che si può scaricare legalmente solo dal territorio italiano, per evidenti problematiche di diritti. Per completezza dell’informazione segnalo che il sito evolverà nel senso di un ulteriore arricchimento del catalogo e anche di inserimento di funzionalità di social networking e di promozione di etichette indipendenti (adesso, provando a caso, vedo solo pezzi di Warner Music Italia). Ah già, etichette indipendenti… adesso che ci penso, chi ci sarà dietro, a Downlovers? Cerca cerca, fruga fruga, sapete che non c’è scritto da nessuna parte? C’è da sentire puzza di bruciato? Da un’occhiata alle Faq e ai contatti non si riesce ad ottenere nessuna informazione significativa in merito alla proprietà dell’operazione.

Mi sento come sfidato e parto a fare finalmente un po’ di giornalismo investigativo. Basta saper usare un pochino Google e si arriva facilmente a scoprire che dietro all’operazione ci sarebbe Kiver, azienda italiana che opera come aggregatore e distributore di musica digitale. E che il Ceo di Downlovers è Frank Gonella, un ex di Vitaminic. E con questo finisce il mio interesse per Downlovers.

Ciao ciao downloaders.it, e tanti auguri. Io termino qui la mia esplorazione della beta e vado a rimpolpare la mia biblioteca di musica gratuita e legale (e Mac compatibile) sul mio iPod. Partirò gratuitamente da we7 e poi magari tiro fuori anche qualche spicciolo per comprarmi uno dei brani disponibili su iTunes senza Drm e con encoding di alta qualità. È vero, ascoltabili solo sull’iPod: ma una volta tanto il problema è di chi non ha Apple, e non il contrario.

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