Sull’onda del “grande fratello” e sugli esperimenti tentati in varie parti del globo, un giornalista spagnolo vivrà l’esperienza del recluso in casa per un mese, con il solo uso della carta di credito e di un computer connesso a Internet.
Il ventottenne giornalista spagnolo, Inaki de la Torre della rivista Quo, dovrà restare solo, senza ricevere visite per un mese e vivere durante questo periodo con quello che potrà comprare su Internet, usando una carta di credito con una disponibilità che ammonta a 6.010 euro.
Questa avventura battezzata Robinson Quo e già tentata negli Usa, secondo la direttrice della rivista, mira a stabilire se si può o meno condurre una vita normale con il solo aiuto delle nuove tecnologie e scoprire fino a che punto l’uso di Internet può s0ovrapporsi alle abitudini sociali.
L’appartamento in cui vivrà de la Torre è dotato solo di acqua e di corrente elettrica e il giornalista dovrà usare Internet per vestirsi, trovare il mobilio, nutrirsi e acquistare strumenti di prima necessità, con il vincolo di poter utilizzare solo tre volte ogni sito Internet.
Naturalmente, all’interno dell’appartamento sono state piazzate 4 webcam e ogni sera sarà disponibile un’ora di chat in diretta con il “recluso”.
C’era proprio bisogno di questo esperimento?