Nel mare nostrum di Internet i search engine non bastano più. Per trovare risposte alle domande più varie occorrono strumenti sofisticati, ovvero integrati con il fattore (e il sapere) umano e la semantica grammaticale. In questo trend ancora poco appariscente ma di sicura affermazione, Mr. Jeeves è il primo prototipo riuscito. Chi è Jeeves? Un terapista, un simpatico bibliotecario, un amico fidato. Quel che è certo è che ogni giorno risponde a circa tre milioni di domande di ogni tipo e fattura, qui su Internet.
Partito meno di tre anni or sono in quel di Berkeley, il progetto dei due fondatori, uno consulente informatico e l’altro finanziatore, era quello di creare un software di riconoscimento delle domande nel “linguaggio naturale” che fosse in grado di pescare le giuste risposte analizzando sintassi e significato del testo inserito. La “base di conoscenza” così elaborata ha ora superato i sette milioni di domande-risposte, e nei piani della società si dovrebbe toccare presto quota 25 milioni.
Con i 250.000 dollari di partenza oggi si è arrivati a 120 impiegati (di cui un centinaio a lavorare sugli inserimenti delle informazioni nei database) e un milione di dollari di vendite per il 1998. Mentre la recente e cospicua iniezione di contante (25 milioni di dollari) sta spostando Ask Jeeves da semplice sito gratuito per tutti gli utenti di Internet a azienda che fornisce licenze sulla propria tecnologia a nomi quali Toshiba America e altre corporation, inclusi servizi di assistenza-clienti per aziende informatiche..
Cosa si può chiedere a Mr. Jeeves? Di tutto. “Qual’è la tariffa migliore per le Bermuda?” “Quando è nato Shakespeare?” “Come faccio a sapere se sono Internet-dipendente”? Per oltre il 60% delle volte ci azzecca al primo colpo, e comunque dà buone indicazioni. Parla solo inglese, almeno per ora.
Ask Jeeves: http://www.ask.com