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Domain names, concorrenza sleale e diritto d’autore: la posizione del Tribunale di Roma

07 Novembre 2001

Domain names, concorrenza sleale e diritto d’autore: la posizione del Tribunale di Roma

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L'utilizzo, come indirizzo Internet, di un nome corrispondente al titolo di una rivista, per sfruttarne la notorietà, costituisce atto di concorrenza sleale e viola le norme che tutelano il diritto d'autore

Il Tribunale di Roma, con sentenza del 19 luglio 2001, in sede collegiale, ha riformato la precendente decisione, del 10 maggio 2001, del giudice delegato e ha accolto il ricorso presentato dalla società editrice della rivista “La Moto”, per ottenere l’inibitoria dell’uso del dominio “lamoto.it”, registrato da un’altra società.

La registrazione di un domain name identico al titolo di una rivista edita da un’altra società, quando opera con finalità di evidente concorrenza con questa, costituisce infatti – secondo i giudici – atto di concorrenza sleale, vietato dall’art. 2598 cod. civ., e lesivo dell’art. 100 della legge 633/41, sul diritto d’autore. Quest’ultima norma vieta la riproduzione del titolo dei giornali, delle riviste o di altre pubblicazioni periodiche in altre opere della stessa specie.

Il rigetto della precedente istanza cautelare era stato, invece, motivato sulla base del fatto che la denominazione del sito in questione riproduceva testualmente il titolo della rivista – titolo considerato, comunque, dal giudice, “marchio debole”, in considerazione della sua genericità – ma con caratteri di stampa diversi e con la modificazione della lettera iniziale da maiuscola in minuscola.

Il Tribunale ha, però, opportunamente chiarito che la procedura di registrazione di un sito Internet prevede che il domain name sia riportato con le sole lettere minuscole, per ragioni di carattere tecnico del sistema Internet.

L’esistenza del sito Internet denominato “lamoto.it”, perciò, impedisce alla società editrice del periodico “La Moto” “di avvalersi di tale mezzo di diffusione dell’attività d’impresa, non potendo coesistere due identici domain name”.

L’utilizzo di un nome di dominio identico al titolo di una rivista edita da un’altra impresa integra un atto di concorrenza sleale, ex art. 2598 cod. civ., sotto il profilo dell’idoneità a creare confusione tra i potenziali clienti, nonché una violazione della normativa sul diritto d’autore, che all’art. 100 della legge 633/41 prevede, come si è detto, che il titolo dell’opera sia tutelato alla stregua delle opere dell’ingegno.

“La pedissequa riproduzione del nome dell’opera da parte del terzo”, proseguono i giudici, “motivata, com’è evidente, dallo sfruttamento della notorietà della stessa, costituisce violazione del diritto dell’autore all’uso del nome della propria opera in tutte le sue manifestazioni e utilizzazioni economiche”.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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