Seguendo una strada completamente diversa dai suoi omologhi europei, che stentano a trovare clienti per i loro servizi 3G, il direttore generale di DoCoMo, Masao Nakamura, ha dichiarato al 3GSM World Congress di Cannes che, dopo inizi difficili, il numero di clienti 3G ha registrato una “crescita esplosiva” nel 2004 sul mercato giapponese.
Il “nostro obiettivo ufficiale è di 10,6 milioni (di clienti 3G) entro la fine del mese di marzo, e penso che vi arriveremo facilmente”, ha dichiarato Nakamura.
NTT DoCoMo possiede già circa nove milioni di abbonati 3G in Giappone, anche se resta ben lontano dai numeri del suo concorrente KDDI, che ha circa 17 milioni di clienti. Intanto, in Europa, gli operatori accusano i fornitori di telefonini 3G di rallentarli nella loro battaglia per attirare clienti su reti e servizi di terza generazione, che sono costati loro più di 100 miliardi di euro per le sole acquisizioni delle licenze.
In occasione di una tavola rotonda, il Direttore generale di Telecom Italia Mobile, Marco De Benedetti, ha ammesso che ci vorrà ancora tempo perché i telefoni 3G diventino così attraenti come alcuni prodotti 2G ancora sul mercato.
La maggioranza dei responsabili del mercato della telefonia mobile ritiene che i produttori inizieranno a proporre, nel 2005, dei telefoni 3G più interessanti per i mercati europei, e che i prezzi inizieranno a scendere, cosa che aiuterà a trainare le vendite e il mercato 3G del Vecchio Continente.
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