Prima di questo articolo era necessaria una premessa su come è nata l’architettura dell’informazione in Italia. Chi voglia conoscere o approfondire l’architettura dell’informazione deve infatti avvicinarsi alla comunità di pratica e qui raccogliere informazioni, spunti, insight per andare avanti.
Dopotutto è esattamente il percorso che ho compiuto io. Provenivo da studi di comunicazione, con un interesse spiccato per il linguaggio, la linguistica, la semiotica e le scienze cognitive, ma mi mancava qualcosa e l’architettura dell’informazione è venuta a portare ordine tra le mie conoscenze e nel mio lavoro.
Se non avessi incontrato Architecta, se non avessi seguito i summit, i workshop, le occasioni di formazione, non avrei mai potuto sviluppare la visione da cui poi è nato Language design.
Per essere più concreta, proprio in questi giorni è stato pubblicato il calendario dei corsi di UxUniversity, una realtà formativa partner di Architecta, che si occupa di formazione in ambiti come design thinking, progettazione funzionale, experience design, rapid prototyping.
Un altro percorso possibile è seguire il Master in Architettura dell’Informazione e User Experience Design dello IULM. Il coordinatore didattico del corso è Federico Badaloni, ex presidente dell’associazione e autore del bel libro Architettura della comunicazione, uscito nemmeno un anno fa; altra prova di come lo scambio, la rete, la pratica assennata e generosa diano ottimi frutti, che nutrono e fanno crescere le competenze e l’identità della comunità e dei suoi membri.
Il giorno degli architetti
Un’occasione importante per chi voglia saperne di più è il WIAD, la giornata mondiale dell’architettura dell’informazione, quest’anno in programma il 18 febbraio. Si tratta di una giornata tutta dedicata all’argomento durante la quale in molte città del mondo si organizzano convegni e incontri, con lo scopo di fare emergere idee di business nonché rafforzare e allargare la rete di contatti. Quest’anno le città italiane che parteciperanno saranno Palermo, Roma e Verona-Trento.
Ovviamente anche lo studio personale è molto importante. Esistono molti libri che chi aspira a diventare un architetto dell’informazione deve leggere. Sul sito dell’Information Architecture Institute si trova un bell’elenco di titoli.
Mi fermo qui con l’invito a visitare il link sito di Architecta o la sua pagina Facebook, ma anche la pagina dedicata a Architettura e Usabilità. Chi ne ha la possibilità, segua assolutamente i prossimi WIAD italiani.