Il Ministero per l’innovazione e le tecnologie – che ha reso attivo e registrato il dominio “.gov.it”, di cui si è già parlato in questa rubrica – mette a disposizione dei destinatari dell’iniziativa (cioè le pubbliche amministrazioni che offrono servizi on-line di tipo informativo e relazionale a cittadini e alle imprese), sul proprio sito www.innovazione.gov.it., i moduli – e le istruzioni per la loro compilazione – per la richiesta del dominio.
Al momento della proposizione della domanda, l’amministrazione deve dichiarare, sotto la propria responsabilità, tra l’altro, di conoscere ed accettare le norme di buon uso delle risorse di rete (Netiquette); di avere diritto all’uso del proprio nome a dominio; di non ledere, con la richiesta di registrazione, diritti di terzi.
Il nuovo dominio di secondo livello – secondo quanto afferma la direttiva emanata lo scorso 30 maggio (anch’essa disponibile sul sito del ministero) – è finalizzato a uniformare tutti i siti e i portali delle amministrazioni statali che possiedono i requisiti per essere ammesse all’utilizzo del dominio, secondo un adeguato e omogeneo livello di qualità e sicurezza. È anche richiesto un continuo aggiornamento dei siti.
I siti facenti parte del dominio “.gov.it” hanno lo scopo di fornire informazioni e servizi ai cittadini, alle imprese e alla stessa pubblica amministrazione; è, perciò, necessario che contengano informazioni e servizi presentati in modo chiaro, raggruppati in modo organico e facilmente raggiungibili, per gli utenti, dalla pagina web principale.