L’orizzonte dei mercati business e consumer è ancora una volta costellato da incertezze legate ai nuovi formati. Nel 2007 si assisterà al duro confronto fra HDMI, Display Port e Universal Display Interface (UDI). Tre interfacce di connessione video caratterizzate da politiche licenziatarie e soluzioni tecniche completamente diverse che saranno disponibili, a breve, sui computer di nuova generazione.
UDI è elettricamente compatibile con DVI e HDMI, ma dispone di licenze più economiche dato che è stata espressamente sviluppata per far fronte alle esigenze informatiche. Inoltre, è esclusivamente video. Supporta un sistema DRM denominato High-Bandwidth Digital Content Protection. UDI Special Interest Group (UDI SIG) annovera aziende del calibro di Silicon Image Inc., Intel, Apple Computer, LG, Samsung e Nvidia. Il connettore assomiglia al tradizionale USB.
Display Port è un’interfaccia audio/video completamente nuova, sostenuta nello sviluppo da VESA (Video Electronics Standards Association). Non è compatibile con DVI o HDMI, ma supporterà il sistema di protezioni HDCP e volendo l’opzionale DPCP (DisplayPort Content Protection) della Philips – che comunque si affida a licenze separate. Con un singolo cavo raggiunge i 10 Gbit/s e quindi permette risoluzioni di 2560 x 1600 pixel. I primi prodotti saranno lanciati da AMD entro la fine dell’anno come parte della piattaforma Fusion.
Le differenze fra i vari formati sono sostanziali e riguardano sia i costi che i livelli di interoperabilità. Le licenze di HDMI e HDCP sono le più costose, ma le potenzialità informatiche saranno espresse a breve dalle attese motherboard AMD 690G.
Per quanto riguarda l’alta risoluzione si può affermare che vi sono due fronti: uno supporta i derivati DVI (DVI-HDCP, HDMI, UDI); l’altro invece supporta il DisplayPort. Il primo gruppo è guidato da Hitachi, Sony, Silicon Image e Toshiba. AMD, Dell, Genesis Microchip, Hewlett-Packard, Molex, NVIDIA, Philips, Samsung e Tyco Electronics, invece, sostengono DisplayPort.