Problemi e difficoltà tra i servizi di sicurezza dei vari paesi in tema di pirateria e criminalità online.
Ma le forze dell’ordine contano anche qualche successo.
Negli Stati Uniti, infatti, circa 90 persone e alcune società sono state incolpate di frode su Internet nel quadro di un’inchiesta delle autorità americane su tutto il territorio, come ha dichiarato l’FBI.
Questa inchiesta è stata portata avanti anche grazie alla collaborazione di un’organizzazione indipendente, l’Internet Fraud Complaint Center.
Le frodi hanno coinvolto circa 56 mila persone e causato circa 117 milioni di dollari di perdite, secondo stime dell’FBI.
L’inchiesta è stata incentrata sulle frodi online, la non consegna di mercanzia acquistata e pagata online e l’uso fraudolento di carte di credito.
Le persone e le società incolpate sono accusate di trasferimento fraudolento di fondi, riciclaggio di denaro e violazione di proprietà intellettuale.
In Europa, invece, Juergen Storbeck, capo dell’Interpol ha dichiarato, sulla stessa linea del suo collega americano, che le forze di polizia europee sono sottoequipaggiate e mal formate per lottare contro la criminalità su Internet.
Per far fronte a questa nuova forma di criminalità, la polizia dovrebbe agire a livello internazionale, prima che sia troppo tardi.
“Agire in fretta e in maniera preventiva, perché si corre il rischio di farsi superare dall’evoluzione della tecnologia”, ha aggiunto.
Secondo il capo dell’Interpol, la polizia, i giudici e i procuratori dovrebbero ricevere una formazione specifica sull’argomento.
Un aspetto che, in Italia, è stato toccato anche dal procuratore della Repubblica di Palermo, che ha indicato come le attività della mafia si stiano spostando su Internet.