Anche se non ancora formalmente sul ponte di comando, il nuovo PDG di AOL Time Warner ha già dichiarato quale sarà la sua strategia per gli anni a venire e non commenta il mancato raggiungimento degli obiettivi di fatturato nel 2001.
Nell’ottica di un avvicendamento senza scossoni, Dick Parson non commenta i risultati portati dal suo predecessore (ne prenderà il posto nel prossimo maggio) Gerald Levin, offrendogli comunque la ribalta.
“La mia priorità, come PDG – spiega Parson in una conferenza telefonica con alcuni analisti – sarà di accrescere il valore della compagnia a lungo termine”, criticando la troppa attenzione verso “i risultati a breve termine”.
Uno stile molto più cauto, rispetto a quello tenuto da Levin all’inizio del 2001. La fusione delle due società aveva fatto sbilanciare non poco il futuro ex PDG del nuovo gruppo.
Allora, infatti, si era parlato di un obiettivo fatturato di 40 miliardi di dollari che, la crisi economica americana e il conseguente crollo del mercato pubblicitario non hanno permesso di raggiungere.
Non solo. Per arrivare a questo risultato, il gruppo dirigente ha imposto a ogni divisione del gruppo obiettivi draconiani. Cosa che ha scioccato lo stesso Ted Turner, che ha visto la sua creatura, CNN trattata come una qualsiasi entità economica.
Come sia finita, poi, l’abbiamo scritto riportando le cifre del bilancio in rosso.
Dunque, si ricomincia con una prospettiva diversa.
“Vogliamo ottimizzare la nostra presenza in ognuna delle nostre attività”, ha spiegato Dick Parson, aggiungendo che non si ricercherà necessariamente il massimo degli utili linea per linea.
Allora, non si punterà più sul mercato pubblicitario (che il gruppo continua a vedere stagnante anche per il 2002), ma piuttosto sull’aumento degli abbonati (settore in crescita e che ha dato grosse soddisfazioni al gruppo), che danno entrate regolari e al di fuori delle fluttuazioni del mercato pubblicitario.
E per attirare nuovi abbonati, il nuovo PDG promette di fornirli di accesso ad alta velocità.
“L’obiettivo è di fornire gli abbonati di AOL di accesso a Internet veloce – spiega Robert Pittman, co-direttore generale del gruppo – Potremo allora vendere ogni sorta di servizi su questa piattaforma: musica, telefonia, giochi, commercio online…”.