Il presidente sudafricano Thabo Mbeki ha rivolto un appello alle entità internazionali affinché intervengano per evitare che la rivoluzioni di Internet si dimentichi dell’Africa. Intervenendo al recente forum economico di Davos, Mbeki ha nominato l’estesa povertà del continente come maggior deterrente alla diffusione dell’accesso online. Sottolineando come, non casualmente, dei circa 1,7 milioni di utenti africani ben 1,6 milioni risiedano nel suo paese.
L’intervento di Thabo Mbeki ha fatto seguito alle posizioni espresse da Steven Case (AOL) e Bill Gates (Microsoft) secondo i quali una delle maggiori sfide dell’industria consiste proprio nell’evitare che Internet finisca con l’ampliare l’attuale gap tra ricchi e poveri del mondo. Case ha inoltre messo a fuoco la necessità di sforzi congiunti tra governi e industria per colmare invece tale divario. Non mancando di ricordare come, nell’epoca di AOL Time Warner, anche in Internet sarà sempre più il contenuto a dominare rispetto alla tecnologia pura.
Su temi e argomenti di Davos vedere diverse posizioni:
http://www.weforum.org
http://www.ecn.org/agp/davos2k.htm
http://www.bermuda.ch/reitschule/anti-wto/italiano.shtml
http://www.umanamente.com/reale/davos.htm