Sul fronte della lotta ai monopoli tecnologici in informatica, qualcosa si sta muovendo in Europa.
In Francia, culla delle democrazie moderne, nasce un comitato con lo scopo di studiare i possibili monopoli informatici.
Si chiama “Comité d’étude sur les impacts économiques et sociétaux des monopoles sur les standards”, fondato da quattro esperti riconosciuti del Web e i suoi primi passi li compirà ispezionando Microsoft, AOL-Time Warner e il colosso locale delle telecomunicazioni, France Télécom.
Come spiega uno dei membri fondatori, l’avvocato Olivier Iteanu l’organismo vuole “portare ai responsabili politici gli elementi raccolti da esperti indipendenti”, come gli altri tre fondatori: Eric Brousseau, professore di economia all’università Paris X; Paul Soriano, presidente dell’Istituto di ricerche e prospettive postali (IREPP) e Bernard Lang, direttore della ricerca all’Istituto nazionale di ricerca in informatica e automazione (INRIA).
Il gruppo sottolinea come si sia assistito all’emergere di oligopoli, dopo la nascita di Internet e delle miriadi di start-up e piccole strutture che la seguivano.
“Queste questioni hanno passato lo stadio giuridico per raggiungere una dimensione politica e governativa, come mostrato perfettamente dall’impantanarsi del processo Microsoft negli Stati Uniti – spiega Olivier Iteanu, presidente dell’Internet Society France (ISOC France) – una regolazione invisibile della società dell’informazione attraverso l’appropriazione di standard informatici da parte di organizzazioni private”.
Parole, queste, pronunciate dopo essere stato “allertato da un grande numero di editori di software” che soffrono il peso di Microsoft, ma anche da chi, come le imprese, usa i prodotti dell’azienda americana.
I fondatori lanciano una sfida ai grandi monopoli e contano di allargare il campo d’azione sia uscendo dai confini francesi e raccogliendo adesioni in tutto il mondo, sia andando oltre a quanto fanno le organizzazioni di difesa del software libero.