Per sapere cosa ci riserva il futuro, nella nostra vita quotidiana, abbiamo sostanzialmente due metodi infallibili. Il primo è ricorrere alla classica palla di cristallo (facilmente acquistabile online), la seconda è quella di andare a visitare la fiera delle invenzioni di Ginevra. In questa esposizione da poco conclusa, in cui vengono ammesse solo invenzioni già debitamente brevettate, sono state presentate circa 1.000 novità, molte delle quali sicuramente non vedranno mai il successo commerciale, mentre altre avranno un impatto più o meno pronunciato nel forgiare la sorte degli anni a venire.
Certo non sarà la mazza da golf col mirino per putt infallibili o l’ennesimo arrotola sushi (che si inserisce in una categoria merceologica già affollata) a stravolgere i destini del mondo. Forse un maggior impatto potrà averlo la biancheria per animali… ma non è da credere che tutte le invenzioni presentate siano gadget o prodotti sostanzialmente di utilità marginale: in molti casi si tratta di ideeche possono fare la differenza.
Il vincitore è un italiano
Togliamoci subito dai piedi il primo premio, vinto (congratulazioni!) da un italiano, il signor Guido Azzolin della Meccanica Breganzese (nella foto), per una pala meccanica con frantumatore. Niente di divertente, ma sembra essere una innovazione che renderà più veloce ed efficiente il lavoro di scavo e frantumazione di detriti.
Particolarmente popolare, quest’anno, appare essere stato il tema dell’essiccazione. Dal Congo arriva un essiccatore solare che permetterà in maniera ecologica di dare valore aggiunto a produzioni come il mango e la papaya. Dall’Arabia Saudita un armadio che essicca avanzi alimentari per un loro riciclaggio. Un prodotto in qualche modo analogo arriva dalla Corea (probabilmente verrà adoperato per essiccare gli avanzi di un’altra delle invenzioni premiate al Salone, il Kimchi ai broccoli).
Molto premiato il settore biomedico, e specialmente quello legato alla diagnostica per immagini, con ben tre premi; assegnati all’ungherese Istvan Pimper, alla società francese SAM Instruments e alla ancora francese Raytest che ha presentato un apparato per la emissione di positroni per la diagnostica di piccoli animali. Sapendo che questo genere di apparati si definisce PET, è facile comprendere da dove gli sia venuta l’idea. Appare infine confortante scoprire che la ricerca in campo neurochirurgico procede a grandi passi e che il rumeno dott. Cauni sia stato meritatamente premiato per il suo nuovo dispositivo per la lobotomia.
Innovazione per il consumer
Muovendoci su temi più leggeri, da segnalare il premio vinto dalla societàLolyina di Taipei, per un’invenzione relativa a un tipo particolare di corsetti in grado di ridurre la taglia e slanciare la figura intima. Ammetto che non ho colto appieno la tecnologia, ma il prodotto si presenta molto bene, in effetti… (e per un costo di 800 dollari al pezzo, vorrei ben vedere).
Anche il fronte della mobilità si è dimostrato effervescente, a cominciare dal rivoluzionario Easy-Glider, un veicolo monoruota che, grazie al suo motore elettrico, può velocemente ed ecologicamente trainare un viaggiatore dotato di pattini o skateboard. A difesa dei ciclisti è stati poi premiato un dispositivo che permette di segnalare alle vetture che sopraggiungono la distanza di sicurezza da cui sorpassare il velocipede. Sempre per il popolo del pedale, impossibile non citare la bicicletta con sidecar smontabile.
In realtà sono spesso le piccole invenzioni quelle destinate a essere avvertite maggiormente nel nostro day by day. Quindi giusto premiare l’amo automatico a molla che si occupa di acchiappare autonomamente il pesce in modo da lasciare il pigro pescatore libero di continuare a godersi le sue birre. E forse la nostra giornata prenderà un’altra faccia grazie allo Shower Shock, una saponetta pompata di caffeina per trasmetterci in modo transcutaneo e in soli 5 minuti l’energia nervina necessaria alla stressante vita moderna (se poi l’accoppiate con i collant alla caffeina, avrete garantita una mattinata coi nervi a fior di pelle, a meno che non compensiate con un inalatore alla camomilla).
Trionfa l’uomo-jet
Indubbiamente il Trionfatore del salone delle invenzioni di Ginevra è stato Yves “Fusionman” Rossy, vincitore del premio assegnato dal pubblico della fiera. Il premio della popolarità è dunque andato a questo svizzero di 48 anni, ex pilota militare e ora pilota di un placido Airbus. Fervente praticante di sport aerei, dal paracadutismo al skysurfing, il coraggioso pilota ha sviluppato un’ala volante, propulsa da quattro piccolissimi reattori. Appeso a questa ala-jet, Montedison ha già effettuato alcuni spettacolari voli di prova e sta lavorando al perfezionamento del dispositivo, con l’obiettivo di metterlo sul mercato per permettere a tutti noi di giocare per qualche minuto ad essere James Bond o un supereroe a nostra scelta.