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Dalla culla al digitale

31 Luglio 2017

Dalla culla al digitale

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Più di metà dei bimbi tra due e cinque anni gioca su un tablet, ma appena l’11% sa allacciarsi le scarpe: sono mobile-born.

Li si vede nei ristoranti tutti concentrati davanti a iPad o in metro alle prese con lo smartphone del papà: i più piccoli ormai hanno fatto delle loro manine un vero e proprio prolungamento del loro pensiero e della loro immaginazione.

Scriveva Maria Montessori ne Il Segreto dell’Infanzia:

La mano è quell’organo fine e complicato nella sua struttura, che permette all’intelligenza non solo di manifestarsi, ma di entrare in rapporti speciali con l’ambiente: l’uomo prende possesso dell’ambiente con la sua mano e lo trasforma sulla guida dell’intelligenza, compiendo così la sua missione nel gran quadro dell’universo.

E chissà cosa ne avrebbe dedotto vedendoli utilizzare i touchscreen con così tale naturalezza… Paul Holland, general partner di Foundation Capital, in un articolo pubblicato su TechCrunch ha scritto di generazione mobile-born. Nati con gli smartphone in mano, già.

In sicurezza

Il buon senso deve essere schierato in prima linea nel proporre ai bambini l’uso dei dispositivi digitali. Parola d’ordine: moderazione. Numerose realtà aziendali che si occupano di produzione e distribuzione dei contenuti prediligono la qualità alla quantità, e si fanno garanti della sicurezza.

Sky Kids è l’app per tablet che consente ai bambini di guardare i programmi che amano senza connessioni internet né pubblicità invasiva, ad esempio. KidzInMine è un blog, sito più raccolta di app affidabili, provate e verificate ta genitori (e nonni) di bimbi da zero a sei anni. I gatti di IdentiKat, le forme di Shape Gurus e gli scacciapaure Dadà sono solo alcuni degli essenziali da avere a portata di… mano.

Math Tales

Uno screenshot dall’app Math Tales – la fattoria: racconti di matematica.

 

Dai tre in su

Da consumatori a produttori: grazie al simpatico robot di legno Cubetto, i bambini avranno modo di imparare le basi della programmazione dei computer attraverso giochi e avventure [ne ha scritto su Apogeonline anche Paolo Capobussi. N.d.R.]. Approvato dal metodo Montessori – ancora lei! – e ispirato al sistema della tartaruga del linguaggio LOGO, ha una scheda di controllo semplicissima e una serie di blocchi che rappresentano azioni specifiche, da combinare insieme per creare i programmi.

Programmazione per incastro di mattoni intelligenti: Cubetto è per i più piccoli.

 

In viaggio

Districarsi nell’incredibile volume di offerta di app per bambini e genitori non è semplice, ma ecco due consigli utili e pratici per rendere più semplici i viaggi di famiglia. Playground around the corner vuole raccontare e mappare quei parchi giochi che esistono in ogni città o paese che sia, per dimostrare che viaggiare con i bambini non significa necessariamente trascorrere giornate in grandi parchi divertimenti; spesso la soluzione è dietro l’angolo, basta conoscerla. E poi, la lingua! Pili Pop è un’innovativa avventura di apprendimento dell’inglese tra i cinque e i dieci anni, progettata da esperti dell’apprendimento linguistico. Awesome!

2_pilipop

Un assaggio del variopinto universo di Pili Pop: il modulo per imparare i colori.

 

Poi si cresce

Minecraft, robotica, digital fabrication, videogame, Scratch, digital storytelling, graphic e web design. Per il secondo anno di fila, Labs Camp di H-FARM propone oltre cento laboratori e camp all’insegna del digitale per età tra cinque e diciotto anni. La location è da sogno, immersa nel meraviglioso parco naturale del Sile.

Labs Camp

In un laboratorio H-campus il lavoro va dalla tipografia all’illustrazione digitale.

 

Lei mi insegna

Promosso da Roma Capitale, la Fondazione Mondo Digitale organizza ogni due anni il concorso internazionale Global Junior Challenge che premia l’uso innovativo delle tecnologie per l’educazione del Ventunesimo secolo e l’inclusione sociale. Il bando è aperto a tutti, scuole e e università di tutto il mondo, sia pubbliche che private, istituzioni, associazioni, imprese pubbliche o private, centri di ricerca e singoli cittadini. Ecco i vincitori dell’ultima edizione.

Roboticamp

Il progetto vincitore 2015 a Roboticamp (per bambini fino a dieci anni), in Corsica.

 

Quest’anno il termine ultimo per la presentazione di un progetto è il 20 settembre. Chi prova?

L'autore

  • Alice Avallone
    Alice Avallone lavora da anni come digital strategist per grandi e piccole aziende, enti pubblici e agenzie di comunicazione. Dirige l'osservatorio di antropologia digitale Be Unsocial e insegna digital storytelling alla Scuola Holden a Torino.

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