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Dal Giappone è in arrivo il puzzofono

16 Maggio 2008

Dal Giappone è in arrivo il puzzofono

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È in fase di test un sistema che permette di inviare fragranze a mezzo cellulare. Se son rose, come si dice, fioriranno

Ho il forte sospetto che i brillanti ingegneri giapponesi che hanno sviluppato il progetto lo definiscano puzzofono; mi sembra comunque un buon termine per definire l’innovativo progetto, che aprirà nuove dimensioni alla comunicazione cellulare. Il puzzofono in realtà è un sistema complesso sviluppato dall’operatore telefonico NTT che, accoppiato a un paio di cellulari, permette l’invio di fragranze wireless.

Se il cellulare trasmittente va sostanzialmente bene così com’è, il cellulare ricevente deve essere collegato (via IR) a un diffusore d’essenze programmato; attraverso una library di fragranze (fragrance playlist), il mittente potrà decidere quale piacevole aroma inviare (magari accoppiato a un’immagine o musica in tema) e il diffusore, ricevuto il file, provvederà all’elaborazione ed erogazione, combinando essenze “di base”, un po’ come fanno le stampanti con i colori. Il sistema è già collaudato dal punto di vista tecnologico, essendo la versione “desktop” già disponibile dal 2005.

Oltre allo scontato impiego come profumatore ambientale telecomandato (che bello arrivare a casa e sentire che profuma di brasato al barolo – tutto fumo però, niente arrosto), si intuiscono interessanti applicazioni nel campo del marketing olfattivo (branca del marketing di cui vi segnalo il sito della relativa associazione). Ma l’aspetto più intrigante è che in questo modo si aggiunge un quarto senso alla comunicazione mobile: dopo udito, vista e tatto (anche se limitato per ora principalmente alle modalità “suoneria silenziosa”), anche l’olfatto diventerà un recettore di mobile-non verbal-communications. Quanto al gusto, a meno di addentare il proprio terminale, ci vorrà probabilmente ancora un po’ di tempo.

Il programma di test è attualmente in corso su 20 cavie (umane) e se tutto va bene con un 200 dollari potremmo un giorno portarci a casa l’apparato; il piano tariffario dipenderà dall’operatore, è plausibile si lavorerà su modelli zaffata-based per massimizzare l’Arpun (Average Revenue Per User Nose).

Questa della Mobile Fragrance Communication (Kaori Tsushin Mobile) sembra proprio un’idea interessante,anche sepresta il fianco a sviluppi in qualche misura poco prevedibili. Dubito infatti che NTT distribuirà tool di sviluppo (SDK – Smell Developer Kit) per la realizzazione di UGS (User Generate Smells), ma temo che la sfida potrebbe essere irresistibile per molti corsari dell’informatica – che potrebbero craccare il sistema per sviluppare e inviare essenze di Camembert Stagionato, di Zuppa di Cavolo ProtoSiberiana o peggio ancora.

Queste paure non devono però fermare lo sviluppo della scienza e della tecnologia, aprendo nuove rosee (di nome ed olfatto) prospettive nella comunicazione interpersonale. Potremo dunque un giorno dire “Questa telefonata mi puzza”. E sarà in senso letterale.

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