Dal 13 al 15 luglio prossimi a Las Vegas, durante il Def Con 2001 il Cult of the Dead Cow lancerà Peekabooty, un software destinato agli utenti Internet che abitano in paesi dove l’accesso all’informazione è filtrato.
Scusate l’ampio uso di termini inglesi, ma si tratta di hacker. Questo è, infatti, il gruppo che va sotto il nome di Cult of the Dead Cow, famoso dopo che aveva rilasciato il BackOrifice, uno strumento informatico che permetteva di controllare a distanza un computer.
Un software, tra l’altro, che viene usato indifferentemente dagli hacker e dagli amministratori di rete.
Torniamo a bomba. Battezzato Progetto X (e come se no), Peekabooty si ispira al programma Gnutella per far circolare le informazioni. Con questo “attrezzo”, anche un utente Internet che abbia la sfortuna di abitare in un paese dove l’accesso alle informazioni è limitato, ad esempio la Cina, potrà interrogare la Rete.
In pratica si manda la richiesta di informazione ad un altro utente del programma, il quale trovata l’informazione richiesta potrà rimandarla compressa e codificata. Dunque, in linea teorica il contenuto del messaggio non potrà essere scoperto o censurato.
Meglio dunque delle trasmissioni di Radio America, irradiate su tutto l’est del mondo.
Questa volta gli hacker hanno contribuito alla libertà di espressione e di informazione: speriamo solamente che questo strumento non venga utilizzato anche per altri scopi meno nobili, da parte di organizzazioni che con la libertà di espressione e informazione non hanno nulla a che fare.