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Da Lindows a Novell, il pinguino incalza

22 Dicembre 2003

Da Lindows a Novell, il pinguino incalza

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Importanti rilanci delle due aziende verso l'open source per le masse

Nuovo sistema operativo per Lindows e sempre più corposo l’abbraccio di Novell al pinguino. Queste alcune delle recenti novità nel panorama statunitense di Linux, il quale prosegue tranquillo la scalata a livello mainstream. E dove Lindows è già noto per i suoi sistemi a basso prezzo: Walmart.com, ad esempio, continua a venderne a bizzeffe una combinazione hardware-software sotto i 200 dollari, pur se senza modem e monitor. Vi si aggiunge ora il rilascio di LindowsOS 4.5, nuovo sistema operativo dotato di importanti aggiunte per un pubblico generalista, quale Session Initiation Protocol, grazie al quale gli utenti di tale tecnologia possono comunicare tra loro via telefono. Si tratta in pratica di uno standard che gestisce le chiamate via internet, riuscendo a migliorare non poco la qualità del servizio emergente noto come VoIP (Voice over Internet Protocol).

Funzione assai importante questa di LindowsOS 4.5, perché la telefonia via internet va guadagnando rapida popolarità in USA, come dimostra la recente decisione del colosso AT&T: pur non rivelandone ancora i dettagli, l’azienda punta ad offrire pacchetti a tariffe mensili per il VoIP, riservati ad internauti già dotati di banda larga e residenti in una delle 100 aree metropolitane selezionate finora. Il passo è dovuto anche alle continue migliorie apportate alla tecnologia: la qualità odierna delle chiamate via internet è paragonabile a quella tradizionale, pur rimanendo tuttora irrisolti problemi quali le congestioni del traffico online e le interruzioni di energia elettrica. A latere, va notato che l’ingresso nel mercato del maggior provider di servizi long distance tradizionali potrebbe richiedere consistenti modifiche alle correnti policy telecom. Attualmente AT&T sborsa ben 11 miliardi di dollari l’anno a varie compagnie locali per l’accesso alle loro linee, ma le chiamate diffuse come “data streams” non sono soggette a queste tariffe. Sul fronte opposto, società quali Verizon sostengono invece che tali pagamenti dovranno essere rispettati in ogni caso, a prescindere formato del traffico telefonico veicolato.

Altre cruciali opzioni del nuovo sistema Lindows riguardano strumenti di traduzione del sistema in sei lingue (inglese, spagnolo, francese, italiano, tedesco e portoghese), oltre all’accesso a ricerche web e servizi di e-commerce offerti da Amazon, Yahoo eBay, al dial-up tramite United Online e funzioni predisposte per il Wi-Fi. Secondo il CEO Michael Robertson, le varie “partnership con leader del business high-tech che incorporano simili servizi e software in LindowsOS stanno a dimostrare l’accettazione di Linux nell’informatica desktop mainstream.” Come conferma tra l’altro il crescente traffico di utenti sul sito Lindows.com per il download della versione 4.5, il cui prezzo parte da 49,95 dollari.

Analogo il target delle fresche iniziative annunciate da Novell, la software-house con base nello Utah da qualche tempo sbarcata alla grande sul pianeta Linux. Novell Nterprise Linux Services 1.0 è il primo pacchetto di servizi per desktop basato interamente sul sistema open source, e gira sia sul server SuSE Linux Enterprise sia su quello del diretto rivale Red Hat. Un’offerta mirata sostanzialmente alla media-piccola imprenditoria desiderosa di rimpiazzare il solito Windows, e inclusiva di opzioni quali network management, servizi di directory, messaggeria basata sul Web. Il pacchetto presenta inoltre una versione del software gestionale Novell basato sulle funzioni amministrative del server Red Carpet di Ximian. Va ricordato come quest’ultima faccia parte dalla scorsa estate della scuderia Novell, come pure, da circa un mese, lo è SuSE, seconda distribuzione Linux in assoluto. Oltre ad aver ricevuto investimenti da parte di IBM per 50 milioni di dollari e, notizia dei giorni scorsi, ad essere entrata nell’Open Source Development Labs, uno dei consorzi più attivi nella promozione dell’uso commerciale di software open source.

Una strategia, quella di Novell, decisamente puntata sul pinguino, come conferma il CEO Jack Messman: “Il passaggio dell’enterprise verso l’open source sta risolvendo i concreti problemi del business, compresa la notevole diminuzione dei costi per l’info-tech, e Novell è in prima linea nel portare questa bandiera direttamente agli utenti.” Altre buone notizie, dunque, per la penetrazione di Linux a ogni livello del mondo informatico statunitense (e oltre).

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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