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Cybersorveglianza nelle imprese: controllate e registrate anche le chat

24 Aprile 2002

Cybersorveglianza nelle imprese: controllate e registrate anche le chat

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Moltissime società americane stanno investendo nell'acquisto di software che consentano di intercettare e archiviare i messaggi istantanei che i dipendenti si scambiano utilizzando le chat. Anche in questo caso, come già succede per le e-mail, sorge il problema del rispetto della vita privata

Attualmente, nella maggior parte delle aziende americane e in molte società europee, ufficialmente al fine di evitare che il server dell’impresa subisca rallentamenti eccessivi, vengono utilizzati software di filtraggio dei messaggi di posta elettronica a carattere personale inviati dai dipendenti. Il dibattito sulla liceità o meno di questi controlli, come è noto, è molto acceso.

Alcune società, però, hanno compiuto un passo ulteriore, investendo parte delle loro risorse nell’acquisto di software di nuova generazione, che consentono di registrare anche le conversazioni istantanee che si svolgono durante l’orario di lavoro, attraverso le chat.

I dipendenti della compagnia americana Sonalysts, per esempio, sono stati recentemente informati del fatto che le loro chat possono essere sorvegliate dall’azienda.

Il controllo delle chat serve anche a impedire che vengano diffuse informazioni riservate riguardanti l’azienda. A questo proposito, è sufficiente ricordare che, di recente, i messaggi inviati ad altri professionisti del settore, tramite la chat, da un responsabile finanziario della People Soft, contenenti informazioni su una possibile inchiesta della US Securities and Exchange Commission – l’equivalente americano della nostra Consob – a carico della società, sembrano essere stati la causa dell’improvviso crollo delle azioni della compagnia… oltre che del licenziamento del dipendente.

La cyebrsorveglianza delle chat dei dipendenti richiede l’adozione di modalità di controllo adeguate alle caratteristiche delle comunicazioni via chat che, a differenza dei messaggi di posta elettronica, non dovrebbero lasciare alcuna traccia.

Il mercato del software si sta, perciò, sviluppando in questa direzione e sono sempre più richiesti dalle imprese i programmi che permettono di registrare e filtrare le conversazioni istantanee online.

La stessa Microsoft ha annunciato che sarà presto disponibile un nuovo sistema di archiviazione dei messaggi per la prossima generazione del suo software per le chat (Windows messaging software).

Intanto, le polemiche continuano.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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