Ho avuto la fortuna di leggere questo libro man mano che veniva scritto, con qualche mese di anticipo sulla sua uscita in libreria. Confesso di aver sfruttato bassamente questa posizione di privilegio competitivo e di aver consultato più e più volte i capitoli che Gianluca mi mandava perché dessi il mio parere in quanto rappresentante della categoria dei suoi lettori elettivi.
Ne sono assolutamente entusiasta ed è per questo che mi viene affidato l’onere e l’onore di scrivere questa prefazione (dietro compenso di numero 3 copie del libro, appena uscirà).
Il bello di questo libro è che potete credere di sapere ormai tutto sui CSS e invece scoprirete senz’altro un fatto nuovo, una regola che non avevate sospettato, un modo per risolvere elegantemente un problema che vi ha fatto perdere ore e ore nonché litigare con morosa/marito/amici che non capiscono il fascino segreto del debug di un CSS e la soddisfazione che comporta riuscire a venirne a capo. Molto meglio della settimana enigmistica.
Diciamo la verità: se siete un po’ superbi (io lo sono) questo libro è vagamente umiliante, perché Gianluca padroneggia con tale eleganza il linguaggio dei CSS, che un po’ di invidia vi viene per forza.
Direi che quello che contraddistingue Gianluca è proprio l’eleganza (razionale, quasi settecentesca) delle sue soluzioni. Dopo un minuto che le avete lette vi sembrano ovvie, dopo un’ora vi chiedete come mai non vi sono venute in mente prima, e dopo un mese vi convincete di averle trovate voi.
Proprio grazie a questa esposizione logica e razionale, che procede per gradi, in modo naturale, senza annoiare e senza mettere in difficoltà nessuno, il libro ha la straordinaria capacità di essere utile sia che siate il dio dei CSS (anche se – come detto – rischiate di veder vacillare la vostra fede) sia che ne sentiate parlare per la prima volta o quasi.
Sono convinta che questo libro verrà spesso consultato ansiosamente, per cercare una soluzione a un problema urgente. Ma sarebbe un peccato usarlo solo così.
I primi capitoli che introducono gli standard e illustrano le tecniche di base non sono preziosi solo per chi si accosta al CSS design. Sono utili a tutti per re-inquadrare argomenti appresi spesso dalla pratica e raramente in modo sistematico. Per esempio capire “la cascata e la specificità dei selettori” del capitolo 2 può farvi risparmiare un sacco di classi e di frustrazioni. A prima vista può sembrarvi meno utile di quanto non sia, ma se alle volte vi siete trovati a lottare (per esempio) con un sottomenu che eredita per forza alcune regole del menu principale e scoprite come questo si può (elegantemente e senza uso di classi o id) evitare, diventerete un fan della specificità dei selettori. Come funziona? Accomodatevi al capitolo 2, prego.
Se, al contrario, siete un principiante dei CSS (tutti lo sono stati, persino Gianluca Troiani non è nato così) non spaventatevi di fronte a quello che può sembrarvi complesso. Se leggete sequenzialmente questo libro e fate via via le vostre prove, nel giro di qualche mese riuscirete ad apprezzare e mettere in pratica persino il capitolo 6, che contiene una disamina completa e documentata di tutte le tecniche, comprese quelle più sofisticate, per inserire immagini nei background e ottenere quegli effetti straordinari che vedete nei siti più premiati del Web. Solo, non cominciate da quelli, anche se sono i più sexy (tanto lo so che non mi ascolterete).
Un altro aspetto positivo di questo libro è quello di dedicare poco spazio agli hack, giusto l’indispensabile, scoraggiandoli e individuando per ogni problema – quando possibile – soluzioni pulite, robuste e compatibili in avanti. Gli hack sono quei codici che sembrano imprecazioni di Topolino (tipo *°#/ per capirsi) strutturati in modo da essere o non essere visti da un browser piuttosto che da un altro. Se volete, nel capitolo 8 trovate tutte le istruzioni per confezionarvi da soli il vostro hack, ma nella maggior parte dei casi in altri punti del libro c’è un’altra soluzione, più elegante e più corretta.
Da segnalare, infine, che pur nella sana concretezza che fa privilegiare le istruzioni attualmente funzionanti nella maggior parte dei browser, Gianluca non trascura di spiegare anche attributi e valori al momento non supportati, ma già previsti dai CSS2, con particolare attenzione per quelli che possono dare dei vantaggi quando i browser li onorano e nessun svantaggio quando questo non avviene.
Insomma, sono convinta che questo libro possa contribuire a un salto di qualità nel Web italiano: se non succederà sarà solo colpa nostra.
Sofia Postai
Il libro “CSS guida completa” è disponibile nelle migliori librerie e può essere acquistato online.