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Crusoe-Linux accoppiata vincente?

24 Gennaio 2000

Crusoe-Linux accoppiata vincente?

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Grazie anche a Transmeta, dove lavora Linus Torvalds, il futuro informatico appare meno Wintel e più open source.

Notizia-clou della scorsa settimana: il varo di Crusoe, super-chip diretto rivale del Pentium III. Annuncio assai atteso, circondato come é stato da un alone di segretezza, inusitato persino nel cuore di Silicon Valley, sapientemente orchestrata dal produttore Transmeta. Qualcuno ha addirittura paragonato quest’ultima all’impenetrabile cortina di ferro caratteristica della ex-USSR ai tempi di Winston Churchill. In ogni caso, Crusoe promette davvero molto. Basato su un’architettura mista hardware/software del tutto innovativa, il chip usa pochissima energia pur non producendo quasi nessun calore, ed é compatibile con una ventina di sistemi operativi differenti, inclusi Windows 95, 98, NT, 2000 e Linux.

Molti giurano anzi sulla stretta connessione tra il sistema open source e Crusoe quale arma vincente del prossimo futuro contro lo strapotere Intel-Microsoft. Connessione avvalorata dal fatto, nel caso qualche distratto non l’avesse ancora notato, che da due anni Linus Torvalds lavora a tempo pieno presso Transmeta. Pur dedicandosi alacremente, com’é noto, al continuo sviluppo di Linux nonchè alla “protezione” del relativo marchio, lo testimonia un suo puntuale intervento pubblico appena diffuso via mailing list su Internet. Tra l’altro nel corso della conferenza stampa di presentazione del Crusoe, mercoledì scorso a Saratoga, Mister Torvalds é stato ovviamente al centro dell’attenzione. E mentre i dirigenti di Transmeta ribadivano il suo ruolo chiave nello sviluppo del software di Crusoe, l’ideatore di Linux ridimensionava la sua funzione ricorrendo al tipico stile modesto e scanzonato: “Sono qui, ma non dovrei affatto essere la parte centrale di tutto ciò”. Incalzato comunque dalle domande dei giornalisti, Linus ha poi raccontato brevemente come e perchè avesse scelto di lavorare proprio per Trasmeta. Giunto in California tre anni or sono dalla natia Finlandia per una serie di interviste, aveva subito abbandonato le offerte da parte di start-up nell’ambito Linux: “Non volevo polarizzare l’intera comunità Linux agganciandomi a un unico nome.” Invece dopo aver visto l’attività in corso a Transmeta, “sono tornato in albergo e ho pensato: questi sono proprio folli.” Il giorno dopo, però, il quadro appariva mutato. È ancora Linus Torvalds a parlare: “Decisi che se avessi dovuto lavorare per qualche azienda, doveva essere una che si occupava di qualcosa di divertente. E conclusi che la ‘follia’ era una reazione positiva.”

Tornando a bomba: potrà Crusoe, con annessi e connessi vari, rappresentare davvero una svolta di tale livello? Presto forse per dirlo. Di certo lo scossone é nell’aria. Meglio quindi dare un’occhiata alle sue caratteristiche principali. E alle linuxiane promesse in arrivo.

Il modello TM3120 gira a 400 MHz, perfetto per dispositivi “Web pad”, computer palmari, cellulari. Il fratello maggiore, TM5400 gira a 667 MHz e apparirà in laptop e notebook. Secondo Transmeta, quest’ultimo chip va equiparato al Pentium III 500, ma grazie alla minima energia utilizzata, consentirà quantomeno il raddoppio della carica delle batterie dei comuni laptop. E sarà anche possibile creare un sistema che consumi appena 3 watt, paragonata ai circa 15 watt necessari agli attuali portatili. Inoltre, uno speciale software di “code-morphing” tradurrà le istruzioni dal linguaggio dei chip Intel a quello comprensibile dal Crusoe, archiviando la versione tradotta per futuri utilizzi. Tale metodo, sostiene Transmeta, permette di superare i tipici impasse delle prestazioni riscontrati in precedenti “software d’emulazione”.

C’é poi la novità del fatto che gran parte dell’operatività del nuovo chip risiede nel software, e ciò apre grande vantaggi sia per Transmeta sia per gli utenti. Soprattutto perchè ogni eventuale “patch” atto a risolvere bug e problemi potrà tranquillamente essere distribuito via Internet. E le migliorie già annunciate al software di “code-morphing” porteranno quanto prima a un incremento del 20 per cento delle prestazioni generali di Crusoe. Il quale si dimostra anche “intelligente”, in grado cioé di modulare all’istante frequenza e voltaggio, a seconda dell’attività svolta in quel dato momento. Tutta una serie di opzioni che lo rendono assai duttile e flessibile, pronto a utilizzi diversificati e multi-piattaforma. Ovviamente Transmeta vuole lavorare con tutti e non ha intenzione di lanciare alcun prodotto specificamente targato Linux. Ma ciò nonostante, sta mettendo a punto la propria versione del sistema operativo noto come “Mobile Linux”, da poter offrire ai produttori di hardware interessati a usare Crusoe in apparecchi mobili di accesso a Internet.

Come pure é vero che Linus Torvalds e altri programmatori di Transmeta si sono impegnati parecchio nel migliorare le prestazioni del sistema open source per i dispositivi piccoli e mobili, piuttosto che competere nell’affollato settore dei server. Tra questi, ad esempio, un programma con cui disegnare una tastiera da poter poi usare come un “touch screen” e capace di riconoscere la scrittura a mano grazie a un metodo similare a quello impiegato sui Palm Pilot. Migliorie che Transmeta si é impegnata a diffondere liberamente alla comunità open source che sviluppa collettivamente Linux, rispettando i tipici termini della General Public License. Mentre Crusoe andrà in produzione a metà anno, il giorno successivo alla sua presentazione si sono fatte avanti anche le prime aziende hardware pronte a farne uso. Diamond Multimedia ha annunciato un “Web pad” mobile con cui collegarsi a Internet che affiancherà il nuovo chip, guarda caso, con una versione ridotta di Linux. Le prime indiscrezioni prevedono un dispositivo operato da una penna e tutto puntato sul wireless, basato sul Crusoe TM3120. E i responsabili di Transmeta hanno rapidamente promesso che l’esempio di Diamond Multimedia sarà imitato al più presto da “almeno una dozzina di aziende”.

Ancora poco per contrastare validamente la coppia Intel-Microsoft? Forse. A quanto sopra va però aggiunto il fatto che l’annuncio di Crusoe ha ottenuto un livello di attenzione da parte dei media secondo soltanto al lancio di Windows 95. Con le primissime analisi degli esperti che ammettono si tratti di una “grande tecnologia”, pur non ritenendola ancora una seria minaccia a Intel. In ogni caso quest’ultima non potrà più adagiarsi sugli allori, e dovrà produrre “qualcosa di favoloso”, come ha affermato un computer engineer già presso Microsoft. E a guadagnarne in concreto potrebbero essere gli utenti tutti. Soprattutto perchè l’iniziativa di Transmeta, con i promettenti sviluppi, si pone come serio contributo, più che a un inutile e improponibile tonfo dei grandi colossi, all’ampia diversificazione del mercato e alla libera circolazione di operatività basate sull’open source. Elementi preziosissimi per il futuro informatico di ogni livello.

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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