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CrossOver Office: un aiuto per chi vuole passare a Linux

02 Febbraio 2004

CrossOver Office: un aiuto per chi vuole passare a Linux

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Il mondo Linux, come molti sapranno, sta prendendo campo anche sul lato desktop. In molti casi però, il passaggio da Windows a Linux, non è indolore come ci si potrebbe aspettare

La maggior parte degli utenti è abituata a lavorare con determinati programmi che non sempre sono disponibili anche per le piattaforme open source. Sapere che dovranno rinunciare ad essi, li porta quindi a rimanere legati al sistema operativo di Microsoft.

La società Codeweavers ha ideato un prodotto che viene incontro proprio a questo tipo di utenza, riuscendo a ricreare un ambiente Windows-like con Linux che permetta ai programmi Windows di girare: CrossOver Office.

Cos’è CrossOver Office?

Si tratta di un’applicazione che ricrea un ambiente virtuale, simile a quello Windows, in modo da permettere alle applicazioni native Win32 di girare con il sistema operativo Linux.

Grazie ad esso, è quindi possibile far girare Office Xp (compreso Access), Office 2000, Macromedia Dreamweaver, Macromedia Flash, Adobe Photoshop, mIRC, Winmx e decine di altri programmi che normalmente non sono disponibili per Linux.

Come funziona CrossOver Office?

Il funzionamento di questo programma si basa sulle ormai note librerie wine. Queste riescono ad emulare le normali librerie windows, permettendo ai programmi scritti per win32 di girare anche su altre piattaforme. Solitamente, però, la configurazione di un ambiente wine non è così banale per un utente alle prime armi. Il compito di CrossOver Office è appunto quello di facilitare la creazione di questo ambiente, permettendo l’installazione delle applicazioni windows in maniera facile ed intuitiva.

L’unica nota dolente di questo programma è che non è open source, e nemmeno gratuito, si può acquistare con 59 dollari. È possibile, comunque, richiedere una versione demo utilizzabile per 30 giorni.

Una volta ottenuto il pacchetto di installazione, è sufficiente lanciarlo su Linux e si avvierà un comodissimo installer che ci guiderà durante tutto il processo. A questo punto, ogni utente è in grado di avviare il setup per installare nuovi programmi, che verranno posizionati in una cartella all’interno della loro home directory. Ciò permette a qualunque utente di installare software.

Installare OfficeXP, ad esempio, è molto semplice. Ci viene chiesto di inserire il cd originale di Office, a questo punto si avvia il classico installer della Microsoft, noi ci dobbiamo comportare come se lo stessimo installando per Windows. Se è la prima volta che installiamo un’applicazione tramite CrossOver Office, vengono installati automaticamente anche il pacchetto dcom95 e il browser Internet Explorer, dopo di che verrà installato Office normalmente.

Si, avete letto proprio bene: “Internet Explorer”. D’ora in poi sarà possibile far girare tale browser anche con Linux. Personalmente lo sconsiglio, vista l’ampia disponibilità di browser per Linux, però per chi fosse uno sviluppatore web, è una comodità da non sottovalutare quella di poter provare le pagine su IE anche senza avviare Windows.

Tra le altre applicazioni che ho installato durante i test, ci sono stati Dreamweaver mx e Photoshop 7. In entrambi i casi ho lavorato con i due programmi come se mi trovassi sulla piattaforma originale. Decisamente notevole il fatto che le prestazioni non siano affatto compromesse, sebbene i programmi girino in emulazione. La suite Office di Microsoft, in particolare, è risultata essere molto veloce (appena 2 secondi per avviare Access su un Athlon 1,3 con 512 mb di ram).

Anche se la lista delle applicazioni supportate è molto lunga, il team di sviluppo sta facendo il possibile per ampliare ulteriormente la scelta. Questo, però, non significa che le applicazioni non in lista non possano girare. Mirc e Winmx, per esempio, funzionano perfettamente. L’unico inconveniente è che, se qualcosa non funzionasse, il supporto tecnico non ci verrà in aiuto.

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