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Corel Linux: prova su strada

14 Febbraio 2000

Corel Linux: prova su strada

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Abbiamo finalmente provato la distribuzione di Linux più attesa di questa stagione e non mancano le sorprese

Corel aveva deciso da tempo di entrare nel mondo di Linux non solo in qualità di fornitore di applicazioni ma anche da protagonista. Alcuni mesi fa è stata rilasciata la versione per Linux di WordPerfect riscuotendo un discreto successo.

Il parco macchine Linux cresce di giorno in giorno e le installazioni sui server seguono questa tendenza. Tuttavia, il sistema operativo creato da Linus Torvalds risulta ancora fuori dalla portata dell’utente medio e la stragrande maggioranza delle installazioni “casalinghe” ruota attorno agli ambienti accademici e didattici. Corel, consapevole di queste limitazioni, ha voluto cancellare l’etichetta di sistema operativo per “smanettoni” rilasciando una distribuzione di Linux alla portata di tutti.

Corel Linux non vuole rivolgersi al mercato server ma è diretto al mercato client/consumer in diretta competizione con i sistemi operativi di casa Microsoft, come Windows 98. Passiamo ad una minuziosa analisi di questa nuova distribuzione.

Corel Linux è offerto in tre versioni. La prima è liberamente scaricabile da Internet e comprende una serie di applicazioni e tools di base. Attualmente è possibile scaricarla dal sito di Corel ma è già possibile trovarla allegata in qualche rivista del settore. La Standard Edition ($ 59) comprende la versione downloadabile, assistenza via e-mail per 30 giorni e tutta una serie di applicazioni aggiuntive che vanno dai fonts alla versione limitata di WordPerfect. La versione Deluxe ($ 89) risulta infine la più appetibile poiché include un’assistenza telefonica per 30 giorni, guide su carta, drivers aggiuntivi, WordPerfect completo ed il gioco “Civilization” in versione limitata. Non mancano, ovviamente, altre applicazioni minori in versione limitata.

L’installazione risulta molto semplice e somiglia molto a quella dei sistemi Windows. La filosofia di Corel è di chiedere meno informazioni possibili all’utente affinché l’installazione proceda in modo automatico. Avviando il programma di installazione (tramite il boot da CD o con un floppy) si notano già le prime differenze con le altre distribuzioni che offrono, nel migliore dei casi, una veste semigrafica stile Dos. In questo caso è interamente grafica fin dalla prima schermata e dopo alcuni preliminari si passa direttamente al riconoscimento automatico dell’hardware.

Questa fase, generalmente, viene portata a termine senza particolari intoppi se non si dispone di hardware particolarmente recente. Comunque è sempre possibile contare su svariati tools che consentono di configurare l’hardware ad installazione ultimata. Dopo questa fase viene chiesto di inserire un nome utente senza però richiedere una password, una scelta discutibile ma comprensibile visto il target casalingo del prodotto. Come nei sistemi Windows è possibile continuare la configurazione installando una serie di pacchetti Desktop, Server oppure scegliendo personalmente cosa includere.

Tuttavia la scelta di pacchetti risulta drasticamente ridotta rispetto alle distribuzioni di Red Hat o Suse. Mancano applicazioni storiche come l’editor “Emac1s” e il client di posta elettronica “Pine”. Anche se si tratta di applicazioni che potrebbero non interessare l’utente medio che conta di usare software su finestre.

L’interfaccia grafica di Corel Linux è solo ed esclusivamente un KDE contenente delle modifiche apportate dal team di Corel. In molti casi si nota una chiarissima somiglianza con l’interfaccia grafica di Windows e gli utenti di quest’ultimo sicuramente non troveranno difficoltà ad utilizzare Corel Linux. L’apertura verso il mondo Windows è garantita dal riconoscimento automatico dei filesystem FAT16, FAT32 e NTFS. Con Corel Linux è possibile svolgere facilmente molte operazioni che potrebbero risultare difficoltose con altre distribuzioni: connessioni Internet ed operazioni con Samba sono portate a termine in pochi secondi.

Corel Linux è un prodotto già valido oppure pecca di gioventù in qualche suo aspetto? Sicuramente è un passo avanti verso un Linux facile da usare almeno quanto Windows, ma la mancanza di software applicato comincia a farsi evidente. Mancano infatti applicazioni “serie” e l’unico software di produttività degno di nota finora disponibile è StarOffice. Corel Linux è un sistema operativo in concorrenza con Windows e rivolto a un’utenza che necessita di stabilità e facilità d’uso. Tuttavia il sistema operativo di Corel sembra contenere una contraddizione: il sistema operativo più potente e configurabile svuotato di tutti (o quasi) gli strumenti che lo rendono tale. L’elevata configurabilità è sacrificata in nome di una facilità d’uso tanto richiesta dall’utente medio che potrebbe notare eccessivamente la mancanza di software.

Per maggiori informazioni: http://www.corel.com

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