La Commissione del Parlamento europeo per le libertà e i diritti dei cittadini ha recentemente espresso una raccomandazione contenente un emendamento alla direttiva sulla protezione dei dati personali che, se pure riconosce il diritto degli utenti a rifiutare l’installazione dei cookies, stabilisce che “è sufficiente garantire la possibilità di accesso a un’informazione chiara in relazione alle finalità alle quali i cookies sono destinati”.
Non è necessario, perciò, secondo la Commissione, che gli internauti siano avvertiti della possibilità che alcuni siti Web installino dei cookies sul loro disco rigido, in quanto il sistema dell’opt-out, in base al quale l’interessato può esprimere il proprio dissenso rispetto all’installazione, offrirebbe una tutela sufficiente.
La scelta dell’opt-out è, però, diametralmente opposta a quella manifestata dal Consiglio dell’Unione europea in materia di spamming che, ha sostenuto l’opportunità di adottare l’opposto sistema dell’opt-in, subordinando le comunicazioni commerciali al consenso del destinatario.
La posizione della Commissione per le libertà e i diritti dei cittadini pone in secondo piano le esigenze di tutela della vita privata e della riservatezza degli utenti, per venire incontro al le richieste dei proprietari dei siti di commercio elettronico, i quali ritengono che il sistema dell’opt-in sia di ostacolo all’incremento del libero accesso ai siti Web e allo sviluppo dell’e-commerce.
La decisione del Parlamento sull’emendamento è attesa entro il mese di maggio.