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Con il Pc il wireless in barca e sotto l’ombrellone

07 Luglio 2003

Con il Pc il wireless in barca e sotto l’ombrellone

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Sulla scia del mercato americano, stabilimenti balneari e porticcioli turistici avranno un ruolo importante nel decollo del Wi-Fi pubblico in Italia. I protagonisti del mercato ne parlano nel Public WLAN Forum di Milano il 21 maggio

La tecnologia delle reti locali wireless è ormai ben definita e stabile: ora tocca alle applicazioni. E come avviene per tutte le potenziali rivoluzioni, le applicazioni trovano limite solo nella fantasia degli imprenditori e degli utilizzatori. Una cosa è certa, la possibilità di collegarsi senza fili alla Rete tramite un Pc portatile o un palmare diverrà un “valore aggiunto” ai luoghi di frequentazione umana più inaspettati.

Quando si parla di Wi-Fi vengono in mente situazioni “di lavoro” come gli aeroporti, ma se l’esperienza degli Stati Uniti, patria del Wi-Fi privato e pubblico, insegna qualcosa, altrettanta se non maggiore attenzione andrebbe posta a luoghi di divertimento “en plein air”, come le spiagge attrezzate e i porti turistici.

Negli Stati Uniti, più del 10% dei 90 fornitori di accesso wireless a Internet (WISP) sono specializzati nel servizio installazioni turistiche di mare. Se si aggiungono i WISP “generalisti” con una presenza nel mercato, una fetta considerevole del mercato americano del Wi-Fi pubblico, il maggiore del mondo, ha una connotazione nautico-balneare. Inoltre, i tassi di crescita previsti da qui a fine anno per questo segmento sono superiori alla media, già elevatissima, del mercato nel complesso.

In Italia, patria del turismo balneare e Paese sempre più attratto dalla nautica da diporto, l’interesse degli operatori del settore si era già manifestata due anni sulla Riviera Romagnola, ma i progetti di erano fermati in attesa della normativa che regolasse il settore. L’inizio della fase di sperimentazione e l’approvazione delle nuove norme ha rimesso in moto le idee, anche perché nel frattempo un’evoluzione tecnologica in un settore attiguo al Wi-Fi ha fatto precipitosamente scendere la barriera di costo all’entrata.

È oggi infatti possibile mettere in opera un collegamento bidirezionale via satellite a Internet a costi contenuti in due/tremila euro l’anno e irradiare il segnale a banda larga in tecnologia Wi-Fi nel raggio di qualche centinaio di metri. Inoltre, l’impianto è facilmente rimovibile, permettendo così di seguire l’andamento delle stagioni turistiche. Se si considerano i costi che molti stabilimenti balneari di punta sopportano per dotazioni come le palestre e i centri di fitness, si tratta di investimenti contenti. Se poi dalla semplice fornitura di accesso si passa alla fornitura di servizi applicativi ai frequentatori, le possibilità esplodono letteralmente. Recenti studi di mercato citano per esempio giochi e chat multi-user, l’ordinazione e il pagamento dei rifornimenti per la barca e molte altre ancora.

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