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Con i libri giusti si fotografa meglio

19 Marzo 2018

Con i libri giusti si fotografa meglio

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Parliamo di fotografia assieme a una autrice affermata nonché assai legata ai libri che parlano del suo mestiere.

Tra i nostri autori esperti fotografi siamo lieti di annoverare Elisa Andreini, che ci ha gentilmente concesso questa intervista su come l’amore per la fotografia possa coincidere con una passione per leggere libri in argomento.

Apogeonline: C’è un libro, o più di un libro, che ha segnato decisivamente la tua crescita professionale? E perché?

Elisa Andreini: Ricordo un libro in particolare nei miei primi approcci alla fotografia. Durante l’università mi sono appassionata a questa disciplina, ma ne avevo un’idea molto parziale e piuttosto romantica, incentrata perlopiù sui grandi classici come Doisneau o Cartier-Bresson. In quel periodo decisi di frequentare un corso amatoriale e ricordo che, tra i vari libri a nostra disposizione, rimasi molto colpita da Still Life di Irving Penn.

Per la prima volta capii che esisteva anche un diverso tipo di fotografia, il cui scopo non era catturare un momento bensì costruirlo. Rimasi molto affascinata dall’intenzione del fotografo di raccontare la realtà che lo circondava attraverso dei semplici oggetti e dalla potenza di quelle immagini. Oggi sono una fotografa di food e still life, quindi suppongo che quel libro sia stato in qualche modo decisivo per il mio futuro.

Analogamente, c’è un libro – o più di un libro – che consiglieresti in special modo a qualcuno che iniziasse a lavorare nel tuo settore? Per quale motivo?

Sicuramente tanti manuali che coprano ogni aspetto della professione ma anche tanti libri di fotografia pura, per imparare osservando. Per questo motivo un libro in particolare che consiglierei a chiunque è la pubblicazione del premio World Press Photo. Qui infatti si possono trovare i lavori più importanti dell’anno in corso, dalla cui attenta osservazione si possono imparare stili e tecniche di alcuni dei migliori fotografi di reportage del momento. Inoltre ci dà un interessante punto di osservazione sull’estetica attuale della fotografia, che è un tema in continua evoluzione e che spesso va a influenzare anche altri generi fotografici.

Quale libro legato alla professione stai leggendo ora? Che cosa ti ha dato di positivo finora?

L’ultimo libro che ho comprato è un manuale di newborn photography. Ho avuto da poco una bambina e ho cercato un testo con qualche consiglio pratico per approcciarmi a questa disciplina.


Photoshop CC

La fotografia professionale oggi va oltre il clic.

 

Una cosa importante che ho imparato come professionista è infatti che ogni specializzazione richiede la conoscenza di una serie di abilità, trucchi e scorciatoie che normalmente si acquisiscono solo con il tempo e la pratica. Saper maneggiare otturatore e diaframma è solo una piccola parte del lavoro, quindi il solo fatto di essere una fotografa professionista non mi rende automaticamente brava a cimentarmi con qualsiasi tipo di foto.

Un manuale professionale ben fatto aiuta a velocizzare questo processo.

Che cosa avresti voluto trovare in un libro per la tua professione, che ancora non sei riuscito a trovare?

Avrei voluto trovare un libro delle risposte: tu fai una domanda e lui risponde sempre. Purtroppo non esiste e non esisterà mai, perché la verità è che non esistono risposte facili e univoche e i piccoli problemi da risolvere sono infiniti, ma probabilmente sta proprio qui la parte divertente di questo lavoro.

Hai un consiglio tecnico da elargire ai nostri lettori, magari non semplice da trovare in un libro?

La fotografia oggi va oltre il semplice clic. Le possibilità di ottenere il risultato voluto sono molteplici; alcune si attivano in fase di scatto, altre nella fase successiva di postproduzione. Il mio consiglio è tenere sempre ben a mente il risultato che si vuole ottenere e cercare la strada più semplice per ottenerlo.

Spesso infatti non ha senso intestardirsi sulla prima tecnica che ci viene in mente. Ma durante lo shooting è fondamentale portare a casa tutto il materiale che ci può permettere di raggiungere l’obiettivo anche in un secondo momento, magari scattando più contributi che ci possano permettere di aggirare la difficoltà in postproduzione.

L'autore

  • Elisa Andreini
    Elisa Andreini è una fotografa freelance specializzata nel food & beverage. Lavora per l'editoria e la pubblicità curando l'intero processo di produzione dell’immagine: dallo styling del soggetto alla post-produzione dello scatto. In Rete la trovate su www.elisaandreini.com.

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