L’aiuto del digitale nel momento dell’emergenza
A voler vedere il calice mezzo pieno, la tragica fase del lockdown ha portato qualcosa di positivo nel mondo del vino e del food. Ossia, un’accelerazione forte, improvvisa, spontanea, verso la digitalizzazione.
Con i consumatori, gli appassionati, i degustatori bloccati in casa, i ristoranti serrati e la conseguente esplosione dell’e-commerce, molti produttori si sono resi improvvisamente conto che la comunicazione digitale restava l’unico modo per non interrompere i contatti con i clienti, attuali e potenziali. E hanno iniziato a esplorare – finalmente – le enormi potenzialità degli strumenti online, social media in primis, per comunicare a distanza, quando gli incontri, i tour enogastronomici, le degustazioni erano impossibili. Abbiamo assistito a un fiume di dirette, video, degustazioni virtuali, testimonianze del lavoro in vigna e nei campi che, per fortuna, non si fermava. Contenuti a volte migliorabili, nati con poca tecnica e tanto entusiasmo, ma comunque funzionali in un periodo così difficile e così inaspettato.
Ora è il momento di fare un salto di qualità.
Come diventare professionali nella comunicazione online del vino
Passata l’emergenza, si spera per sempre, è il momento di raffinare, migliorare, cesellare quella comunicazione digitale nata spontaneamente. Perché se è vero che le degustazioni e i tour con partecipanti in carne e ossa stanno lentamente riprendendo, pur con tutte le precauzioni del caso, è altrettanto vero che le alternative digitali, sperimentate durante i tre mesi di chiusura, sono qui per restare e per arricchire di nuove possibilità la comunicazione del settore enogastronomico. Meglio farsi trovare pronti quindi, e costruire imparando da quello che abbiamo visto online negli scorsi mesi.
Come? Prima di tutto scegliendo le piattaforme e gli strumenti migliori; non ce ne sono di migliori in assoluto, ma vanno tutti valutati, selezionati e calibrati per ogni realtà, a partire da quella imprescindibile: il sito web. Poi, creando un piano editoriale chiaro e coerente che metta in pratica la strategia di comunicazione e che tenga conto di obiettivi, risorse e budget. Infine, comunicando il brand, i prodotti e i valori con una voce originale e personale, partendo dalla storia aziendale che è unica e va valorizzata nel modo migliore. Senza dimenticare l’interazione con i clienti e consumatori, da coltivare quotidianamente come si coltiva una pianta, per creare una relazione di fiducia che aiuti a difendersi anche durante eventuali crisi di comunicazione.
Imparare a usare bene la rete è imprescindibile
Le relazioni digitali, oggi più che mai, sono una prosecuzione ideale di quelle fisiche e ogni elemento aiuta l’altro, in un circolo virtuoso che porta dalla conversazione online all’esperienza sul posto e sul territorio.
Sono proprio questo momento e questa situazione che mi hanno portato a lavorare sul corso che terrò il 30 settembre: una bella occasione per fare il punto e farlo proprio online. Si può fare bene un corso a distanza, proprio come si può parlare efficacemente di vino sulla rete. Lo hanno scoperto in tanti, che non ci avrebbero mai creduto altrimenti.
Immagine di apertura di Bill Williams su Unsplash.
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