Ecco come vendere bene
Molti fattori contribuiscono alla costituzione del venditore di successo: per la maggior parte sono di natura personale e hanno a che fare più con l’individuo che con i prodotti o i servizi che vende. Analizzeremo questi fattori in dettaglio.
Nel coltivare i principi che analizziamo qui, sono coinvolti due elementi. Il primo è un’analisi di sé stessi, per determinare la presenza o l’assenza di quelle qualità desiderabili; il secondo è uno sforzo consapevole di coltivarle.
Poiché la maggior parte dei cosiddetti tratti mentali ha una base fisica, molte delle qualità desiderate si possono ottenere facendo o cercando di fare le cose che portano al traguardo desiderato. La scienza ha ampiamente dimostrato che uno stato mentale rispecchia una condizione fisica e che fattori chimici e fisici all’interno dell’organismo generano gli stati d’animo, i sentimenti e i pensieri che la psicologia accademica classificava un tempo come puramente mentali. Gli scienziati, fra cui il grande John B. Watson, hanno dimostrato che anche il pensiero è strettamente legato alla parola. Perciò parla con te stessi delle cose che vuoi si radichino e crescano nella tua mente e nel tuo carattere. Questo è il primissimo passo, ed è anche un passo molto remunerativo.
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Il secondo principio è come il primo, in quanto è a sua volta un’attività fisica: fai le cose che vorresti fare. Si impara dall’esperienza: in fin dei conti, è la maestra più efficace. Si possono coltivare abitudini nella mente come nel corpo, perché sia la mente sia il corpo funzionano su un piano fisico.
Le qualità più desiderabili in un buon venditore
Ora, dunque, quali sono alcune delle cose assolutamente necessarie che il venditore professionale deve avere nel proprio armamentario mentale? C’è un elenco di qualità molto desiderabili che quasi qualsiasi persona normale e ragionevole è in grado di possedere ed esercitare. L’elenco è lungo e la perfezione si può raggiungere solo lentamente. Perciò, prima di prendere in esame dettagliatamente le cose che vorresti che la tua mente e il tuo corpo fossero in grado di fare, elenchiamo quelle che sono assolutamente necessarie.
- La forma fisica è di importanza tremenda, per il semplice motivo che né la mente né il corpo possono funzionare bene senza. Perciò presta attenzione al tuo stile di vita, osserva una dieta appropriata, fai attività fisica salutare e respira aria buona.
- Il coraggio deve essere presente in ogni uomo o donna che abbia successo in qualunque attività, ma in particolare in quella della vendita, in quest’epoca difficile di intensa concorrenza.
- L’immaginazione è un requisito assoluto per il venditore di successo, che deve prevedere le situazioni e anche le obiezioni da parte dei suoi potenziali clienti. Deve avere un’immaginazione tanto viva da generare una comprensione empatica della posizione, dei bisogni e degli obiettivi del cliente. Deve quasi letteralmente mettersi nei panni dell’altro, e questo richiede una reale capacità di immaginazione.
- L’eloquio. Il tono di voce deve essere piacevole. Una voce molto acuta, stridula, è irritante; le parole mangiate a metà sono difficili da capire. Pronuncia correttamente le parole, parla in modo chiaro. Una voce debole indica una persona debole. Una voce salda, chiara e ben delineata, dotata di sicurezza e colore, indica una persona dotata di entusiasmo e aggressività.
- Un grande impegno è l’unica cosa che trasforma la formazione e l’abilità alla vendita in denaro. La buona salute, il coraggio o l’immaginazione non valgono un centesimo se non vengono messi al lavoro. Quanto guadagnerà un venditore di solito dipende dalla quantità di impegno che saprà mettere in atto con intelligenza. Molte persone sottovalutano questo fattore del successo.
I principi precedenti sono semplici; non vi è nulla di inusuale, di impossibile o addirittura di impressionante in essi, presi singolarmente o collettivamente, se non per il fatto che la maggior parte dei venditori non ne possiede uno o più. Alcuni venditori possono lavorare con grande impegno e anche usare bene la propria immaginazione, finché non incontrano una serie di rifiuti e di sconfitte. È in questi casi che i venditori che hanno animo saldo, spina dorsale robusta e cuore coraggioso sanno riprendersi e stracciano i loro concorrenti che non hanno quelle qualità.
Altre qualità che i manager delle vendite esperti considerano necessarie per la dotazione dei venditori di successo sono le seguenti.
- Conoscenza dei prodotti venduti. I supervenditori analizzano attentamente i beni o i servizi che vendono. Ne conoscono alla perfezione ogni vantaggio, perché sanno di non poter vendere con successo qualcosa che loro stessi non conoscano o in cui non credano.
- Fiducia nel prodotto o nel servizio. I supervenditori non cercano mai di vendere qualcosa in cui non abbiano una fiducia implicita, perché sanno che la loro mente comunicherà quella mancanza di fiducia alla mente del potenziale acquirente, indipendentemente da tutto quello che potrebbero dire a proposito dei propri prodotti.
- Appropriatezza dei prodotti. I supervenditori analizzano i potenziali acquirenti e i loro bisogni e offrono solo ciò che è appropriato per loro. Non cercheranno mai di vendere una Rolls-Royce a qualcuno che vuole acquistare una Ford, anche qualora il potenziale cliente fosse finanziariamente in grado di acquistare l’automobile più costosa. Sanno che un cattivo affare per chi acquista è un affare ancora peggiore per chi vende.
- Valore attribuito. I supervenditori non cercano mai di ottenere per i loro prodotti più di quello che valgono effettivamente, rendendosi conto che mantenere la fiducia e la gratitudine del potenziale cliente vale molto più di un profitto elevato su una singola vendita.
- Conoscenza del potenziale acquirente. I supervenditori sono abili nell’analisi del carattere. Hanno la capacità di appurare, dai potenziali acquirenti, a quali delle nove motivazioni di base risponderanno più facilmente e costruiscono le loro presentazioni di vendita intorno a quelle motivazioni. Inoltre, se il potenziale acquirente non ha una motivazione rilevante per l’acquisto, il supervenditore la crea, sapendo che una motivazione è essenziale per chiudere una vendita.
- Caratterizzare il potenziale acquirente. I supervenditori non cercano mai di effettuare una vendita senza caratterizzare adeguatamente il potenziale acquirente. Prima di impegnarsi a chiudere una vendita, si informano sui punti seguenti: (a) la capacità finanziaria di acquisto del potenziale cliente; (b) il suo bisogno di ciò che gli offre; (c) la sua motivazione per l’acquisto. Cercare di effettuare vendite senza prima caratterizzare il potenziale acquirente è l’errore che si trova al primo posto nell’elenco delle cause di mancata vendita.
- Capacità di neutralizzare la mente dell’acquirente. I supervenditori sanno di non poter effettuare alcuna vendita se la mente del potenziale acquirente non è stata neutralizzata o resa ricettiva. Poiché lo sanno, non cercheranno di chiudere una vendita finché non hanno aperto la mente dell’acquirente e non l’hanno preparata come uno sfondo su cui possono costruire il mosaico di parole della loro storia. Questo è il punto su cui molti venditori falliscono.
- Capacità di chiudere una vendita. I supervenditori sono artisti nel raggiungere e superare con successo il punto di chiusura della vendita. Si allenano a percepire il momento psicologico in cui può essere raggiunta con successo una conclusione favorevole. Raramente, per non dire mai, chiedono ai potenziali acquirenti se sono pronti all’acquisto. Partono invece dal presupposto che l’acquirente sia pronto e si comportano di conseguenza, nella conversazione e nell’atteggiamento generale. Usano con la massima efficacia il potere della suggestione. I supervenditori evitano di cercare di chiudere una vendita finché non capiscono, nella loro mente, di poterla chiudere con successo. Conducono le loro presentazioni di vendita in modo che i potenziali acquirenti si sentano parte attiva.
Altri principi da acquisire hanno da fare più con la costituzione e l’autoorganizzazione personali del venditore che con i prodotti che vende.
- Una personalità piacevole. I supervenditori hanno acquisito l’arte di rendersi gradevoli agli altri, perché sanno che il potenziale cliente deve acquistare il venditore e non solo il prodotto o servizio che vende, altrimenti non ci sarà vendita alcuna.
- Capacità di comunicazione. I supervenditori sono anche grandi comunicatori, super-showman. Hanno la capacità di raggiungere la mente del potenziale acquirente drammatizzando la presentazione e colorandola al punto da suscitare un interesse intenso facendo appello all’immaginazione dell’interlocutore.
- Autocontrollo. I supervenditori esercitano un controllo completo, in ogni momento, sulla propria testa e il proprio cuore, sapendo che, se non controllano se stessi, non possono controllare il potenziale acquirente.
- Iniziativa. I supervenditori comprendono il valore dell’iniziativa. Non c’è mai bisogno di dire loro che cosa fare o come farlo. Avendo un’immaginazione fervida, la usano e creano un piano che traducono in azione di propria iniziativa. Hanno bisogno di pochissima supervisione e, in generale, non ne ricevono alcuna.
- Tolleranza. I supervenditori sono di mentalità aperta e tolleranti su qualsiasi argomento, sapendo che l’apertura mentale è essenziale per la crescita.
- Pensiero accurato. I supervenditori pensano. Inoltre trovano il tempo e si danno la pena di raccogliere fatti come base per la riflessione. Non tirano a indovinare quando sono disponibili dei fatti. Non hanno opinioni fisse o immutabili che non siano basate su quelli che sanno essere i fatti.
- Perseveranza. I supervenditori non si fanno mai influenzare dalla parola no e non sanno che cosa voglia dire la parola impossibile. Per loro, tutte le cose sono possibili. Per loro, la parola no non è altro che un segnale, che è ora di iniziare seriamente la presentazione di vendita. Sanno che tutti gli acquirenti seguono la linea di minima resistenza ricorrendo all’alibi del no. Poiché lo sanno, non sono suscettibili all’influenza negativa che esercita la resistenza alla vendita.
- Fede. I supervenditori hanno una superfede (a) nei prodotti che vendono; (b) in sé stessi; (c) nel potenziale acquirente e (d) nella possibilità di chiudere la vendita. Non cercano mai di effettuare una vendita senza l’aiuto della fede, perché sanno che è contagiosa: viene raccolta dalla stazione ricevente della mente del potenziale acquirente. Senza la qualità della fede, non ci può essere un supervenditore. La fede è uno stato mentale che può essere descritto come una forma rafforzata di fiducia in sé stessi. Si dice che la fede sposta le montagne, ma produce anche le vendite.
- L’abitudine dell’osservazione. I supervenditori sono osservatori attenti dei particolari più fini. Osservano ogni parola pronunciata dal potenziale acquirente, ogni cambiamento dell’espressione facciale, ogni movimento e ne soppesano accuratamente l’importanza. I supervenditori non solo osservano e analizzano attentamente tutto ciò che il potenziale acquirente fa e dice, ma traggono deduzioni anche da quello che non fa o non dice. Nulla sfugge all’attenzione del supervenditore.
- L’abitudine di fornire un servizio superiore a quello atteso. I supervenditori seguono l’abitudine di fornire un servizio superiore per quantità e per qualità a quello che l’interlocutore si aspetta che offrano, traendo profitto così dalla legge dei ritorni crescenti e anche dalla legge della compensazione.
- Saper trarre profitto da fallimenti ed errori. Per i supervenditori non esistono fatiche sprecate. Traggono profitto da tutti i propri errori e dall’osservazione degli errori altrui. Sanno che in ogni sbaglio, in ogni errore, se opportunamente analizzati, si può trovare il seme di un successo equivalente.
- La Master Mind. I supervenditori conoscono e applicano il principio della Master Mind, attraverso il quale amplificano grandemente le loro possibilità di successo. Il principio della Master Mind prevede il coordinamento di due o più menti individuali che lavorano in perfetta armonia per uno scopo ben definito.
- Un traguardo importante ben definito. I supervenditori lavorano sempre avendo in mente una quota o un obiettivo di vendita ben definito. Non vanno mai al lavoro con l’obiettivo di vendere tutto quello che possono. Lavorano non solo avendo in mente un obiettivo ben definito, ma anche un tempo ben definito entro il quale raggiungere il loro obiettivo.
- L’applicazione della Regola Aurea. I supervenditori usano la Regola Aurea come fondamento di tutte le loro transazioni di business, mettendosi nei panni dell’altra persona e vedendo la situazione dal suo punto di vista.
Di tutte le qualità che un venditore deve possedere, nessuna è più necessaria e più preziosa dell’ultima del nostro elenco.
- Entusiasmo. I supervenditori hanno abbondanza di entusiasmo, che possono usare a piacere. Sanno che le vibrazioni del pensiero che trasmettono attraverso il loro entusiasmo verranno raccolte dal potenziale acquirente e che agirà in base a esse come se fossero una propria creazione. È difficile spiegare che cosa sia l’entusiasmo, ma la sua presenza si riconosce sempre facilmente. Tutti apprezzano le persone entusiaste. Hanno un grande spirito e irradiano un’atmosfera di amicizia, grande fede e nobiltà di scopo. Forse il loro entusiasmo nasce dalla loro fede profonda in se stessi, dalla missione del loro lavoro e dal bene che fanno.
L’entusiasmo nelle persone (e la sua assenza) può essere paragonato alla luce che circonda un diamante che brilla sul vassoio del gioielliere. La sua autenticità e la sua iridescenza provocano ammirazione e gli danno valore, a confronto con l’atmosfera spenta e pesante che circonda un pezzo di vetro delle stesse dimensioni. Il vetro si può acquistare per poco (ma nessuno sarà interessato), mentre il diamante è ambito da tutti, grandi e piccoli, ricchi e poveri. Perciò a ogni venditore va questo consiglio, parafrasando Proverbi 4:7: A costo di quanto possiedi, acquista l’entusiasmo.
La connessione e la padronanza di questi fattori principali fa sì che un venditore possa essere considerato un supervenditore. Se aspiri alla maestria nell’arte della vendita, studia con grande attenzione questo elenco e assicurati di non avere alcun punto debole in queste qualità.
Osserverai che ogni qualità può essere acquisita. Questo non concorda con la falsa convinzione, che alcuni ancora nutrono, che venditori si nasca, non si diventi. Quella della vendita è un’arte e una scienza e può essere acquisita da quanti ne abbiano la volontà. Ci sono persone che hanno avuto la fortuna di possedere personalità favorevoli alla rapida padronanza dei fattori della capacità di vendita, mentre altri devono sviluppare una personalità di questo genere, ma svilupparla è possibile.
Le nove motivazioni di base
Esistono nove motivazioni fondamentali alle quali le persone rispondono maggiormente. La scienza cataloga le risposte di cui sono capaci le persone normali e ha formulato per noi i tipi di stimoli che inducono le risposte desiderate. Le risposte possono essere di basso livello, come gli scienziati definirebbero quelle che sono puramente il risultato della fisica, cioè quelle che sono generate da stimoli fisiochimici. Puoi fare sì che qualcuno esca dall’ufficio prendendolo a calci: è una risposta puramente fisica. Oppure può essere indotto ad agire in conseguenza di reazioni chimiche legate a una particolare condizione dell’organismo fisico, la temperatura, l’atmosfera, sensazioni fisiche di agio o di disagio, fame e sete. Tutte queste producono condizioni chimiche che stimolano determinate reazioni.
Lasciando da parte queste risposte più elementari e puramente fisiche, possiamo classificare in tre categorie gli stimoli che inducono risposte appropriate: (1) appelli all’istinto; (2) appelli alle emozioni; (3) appelli alla ragione. I richiami che spingono la maggior parte delle persone ad acquistare cibo, abiti e riparo ricadono principalmente nel primo gruppo, anche se in misura minore possono trovare campo di espressione anche negli altri due.
Tutte le cose desiderabili per la loro bellezza si possono vendere facendo opportunamente appello alle emozioni. Amore, matrimonio e religione, per esempio, hanno a che fare in gran parte con le emozioni. Anche molti beni e servizi vengono venduti facendo appello alle emozioni, per esempio istruzioni, libri, il teatro, la musica, l’arte, le assicurazioni sulla vita, la pubblicità, i cosmetici, i giocattoli, i beni di lusso.
Investimenti, risparmi, strumenti meccanici, macchine per l’ufficio e opere scientifiche spesso cambiano mani grazie ad appelli alla ragione.
Le nove motivazioni di base, elencate in ordine (approssimativamente) di importanza, sono:
- autoconservazione;
- guadagno finanziario;
- amore;
- impulso sessuale;
- desiderio di potere e fama;
- paura;
- vendetta;
- libertà fisica e mentale;
- desiderio di costruire e di creare, sia nel mondo delle idee che nel mondo materiale.
I supervenditori verificano le loro presentazioni a fronte di queste nove motivazioni base, per essere sicuri di adottarne e di utilizzarne il maggior numero possibile. Sanno che una presentazione di vendita è più efficace se è basata su più di una motivazione. Nessun venditore ha il diritto di cercare di vendere alcunché a qualcuno senza presentargli, attraverso le proprie argomentazioni di vendita, una motivazione logica per l’acquisto, e nessun supervenditore proverà mai a fare una cosa del genere.
Per essere supervenditori bisogna saper rendere un servizio utile a chi acquista. I metodi che esercitano una forte pressione non rientrano fra quelli corretti, principalmente perché presuppongono l’assenza di una motivazione logica per l’acquisto. Il fatto stesso che vengano impiegati metodi che esercitano una grande pressione è una prova del fatto che chi effettua la vendita non ha alcuna motivazione logica da offrire al potenziale acquirente per cui dovrebbe effettuare un acquisto. Questa è una forma di sequestro di persona a cui il venditore professionale non ricorre mai. Se il tuo piano di presentazione di vendita non mette in luce una o più fra le motivazioni di base, è debole e va rivisto.
I punti deboli del venditore
Un’analisi attenta di oltre trentamila venditori ha evidenziato che i difetti principali di circa il 98 percento di essi sono da ricercare fra i seguenti punti deboli della tecnica.
- L’incapacità di presentare una motivazione per l’acquisto.
- La mancanza di perseveranza nella presentazione e nella chiusura della vendita.
- L’incapacità di quantificare i potenziali acquirenti.
- L’incapacità di neutralizzare la mente dei potenziali acquirenti.
- La mancanza di immaginazione.
- L’assenza di entusiasmo.
Questi difetti sono comuni nella maggior parte dei venditori in tutti i campi. Una qualsiasi di queste mancanze è sufficiente a distruggere tutte le possibilità di vendita. Come puoi notare, in testa all’elenco sta l’incapacità di presentare una motivazione per l’acquisto. Null’altro che l’indifferenza o la mancanza di conoscenza della vendita scientifica potrebbe spiegare questo, che è il punto debole più grave nella personalità e nelle abitudini dei venditori.
Il successo nella vendita è il risultato di qualità positive che si devono possedere e usare. Il fallimento nella vendita è il risultato di qualità negative, che devono essere eliminate. Fra le qualità negative più gravi vi sono le seguenti.
- L’abitudine della procrastinazione. Nulla può sostituire un’azione sollecita e perseverante.
- Una o più delle sei paure fondamentali. Chi ha la mente vittima di qualsiasi forma di paura non può vendere con successo. Le sei paure fondamentali sono:
– la paura della povertà;
– la paura delle critiche;
– la paura della cattiva salute;
– la paura della perdita dell’amore di qualcuno;
– la paura dell’avanzare dell’età;
– la paura della morte.
A questo elenco forse bisognerebbe aggiungere la paura del potenziale acquirente.
- Dedicare troppo tempo alle visite, invece che alle vendite. Una visita non è un’intervista. Un’intervista non è una vendita. Ci sono persone che si definiscono venditori ma non hanno imparato questa verità.
- Scaricare la responsabilità sul manager delle vendite. Non si suppone che un manager debba andare con un agente a effettuare le visite: non ha abbastanza ore o gambe per poterlo fare. Il suo compito è dire al venditore che cosa deve fare, non farlo al posto suo.
- Perfezione e creazione di alibi. Le spiegazioni non spiegano; gli ordini sì. Niente altro lo fa. Non dimenticarlo.
- Passare troppo tempo nei bar. Un bar è un ottimo posto in cui rilassarsi un po’, ma il venditore che vi trascorre troppo tempo è destinato a ritrovarsi prima o poi in mezzo a una strada.
- Stare ad ascoltare storie di disavventure invece di vendere prodotti. Le condizioni economiche sono un tema di discussione comune, ma non lasciare che il potenziale acquirente le usi per distrarre la tua mente dalla tua storia.
- Bere troppo la sera prima. Le feste sono piacevoli, ma non favoriscono il lavoro del giorno dopo.
- Dipendere dal manager delle vendite per i prospect. Chi si limita a registrare gli ordini aspetta che i potenziali acquirenti siano bloccati e tenuti fermi fino al loro arrivo. I venditori professionali catturano i loro potenziali clienti al volo. È uno dei motivi principali per cui sono venditori professionali.
- Aspettare che la situazione economica migliori. Gli affari vanno sempre bene ai pettirossi, ma non stanno ad aspettare che qualcun altro tiri fuori per loro i vermi dal terreno. Siate furbi almeno quanto un pettirosso. Gli ordini non vengono infilati sotto la porta del venditore, né oggi né mai.
- Stare ad ascoltare la parola no. Per il vero venditore, questa parola è solo il segnale di inizio della partita. Se tutti i potenziali acquirenti dicessero sì, i venditori non avrebbero un lavoro: non ci sarebbe bisogno di loro.
- La paura della concorrenza. La Ford ha molta concorrenza, ma a quanto pare non la teme, perché ha avuto il coraggio e l’abilità di mettere in commercio un’utilitaria a un prezzo incredibilmente basso in un periodo in cui molte aziende automobilistiche non erano propense a competere con le utilitarie estere.
- Dedicare troppo tempo alla ricerca delle uova d’oro. Gli unici tipi di galline che depongono uova sono quelle con le piume e crescono nelle fattorie, non a Broadway o sulla Main Street.
- Leggere le quotazioni del mercato azionario. Lascia che gli stupidi abbocchino a quest’esca. Forse sarai abbastanza abile da scansare l’amo, ma pensa come si sentirebbe il responsabile delle vendite se tu vincessi una fortuna al mercato azionario e dessi le dimissioni, come succede a uno ogni diecimila che giocano in quel mercato.
- Pessimismo puro e semplice. L’abitudine di aspettarsi che il potenziale acquirente ti metta alla porta è probabile che porti proprio a questo risultato. La vita ha un modo chiaro per cercare di compiacerci. Di solito ci dà quello che ci aspettiamo.
Questo non è un elenco completo delle cose da non fare, ma ne offre comunque un buon campione. Forse qualcuno lo considererà un po’ troppo personale e frivolo; altri vi vedranno qualche punta di sarcasmo. Era pensato per quelli che hanno i calli ai piedi; gli altri non si offenderanno.
Se hai qualche dubbio sul fatto di soffrire o meno di una di queste mancanze, prendi il coraggio a quattro mani e riguarda l’elenco insieme con il tuo manager delle vendite. Digli che vuoi che sia assolutamente onesto con te.
Questo elenco non è una nostra invenzione; è stato compilato partendo dall’osservazione di oltre trecentomila venditori che abbiamo avuto il privilegio di formare (di alcuni di loro siamo stati anche responsabili). Nota che nessuna di queste cose da non fare è una caratteristica di una personalità piacevole.
Questo articolo richiama contenuti da Vendere con successo.
Immagine di apertura di Alexander Grey su Unsplash.