A prima vista lo prendi per un gioco, la classica catena di Sant’Antonio. Gira da pochi giorni, con effetto quasi virale. Ti arriva via email il link, www.voisietequi.it. Passi i tuoi bravi dieci minuti a esplorare il sito, e in breve tempo entri a far parte degli oltre 120.000 utenti che hanno già tracciato la loro mappa politica. Voisietequi.it permette infatti, a chi risponde a 25 domande incentrate sui temi più caldi della campagna elettorale in corso, di evidenziare la sua posizione all´interno di una mappa in cui i diversi schieramenti politici sono più o meno distanti dal punto centrale rappresentato dal proprio nome. A questo punto ti rendi conto che non è un gioco, che è una faccenda molto seria. Certo, c´è la curiosità e per certi versi l´orgoglio di inviare ai tuoi amici e inserire sul tuo blog la tua personale posizione sulla mappa, ma il punto è diverso.
A poche settimane dalla pubblicazione, il sito è già in crisi per l´alto numero di utenti che si collega ogni giorno, segnalando in maniera inequivocabile il desiderio dei cittadini di partecipare. E se la partecipazione sembra ormai una chimera nella realtà di tutti i giorni, si può e si deve ricorrere al web per ovviare al problema. Lo hanno capito quelli di Openpolis, un progetto no profit realizzato da persone che lavorano nel campo dei nuovi media e nelle università e che fanno capo all´associazione Democrazia Elettronica Partecipazione Pubblica. Openpolis e DEPP credono – come è facilmente intuibile – nel software open source, nelle licenze Creative Commons, nel peer to peer, nel sistema del wiki (ovviamente è possibile collaborare alla gestione dei contenuti e partecipare alla mailing list) e, in definitiva, in un modello di partecipazione diretta e condivisa.
Un progetto nobile, che si propone di creare un database con circa 140.000 schede di uomini politici di tutti i livelli istituzionali (comuni, province, regioni, Parlamento italiano ed europeo) da aggiornare periodicamente per controllarne l´operato: un obiettivo che farà certamente contento Beppe Grillo. Ma soprattutto, il progetto intende raccogliere e commentare le dichiarazioni dei politici rispetto ai temi di maggiore interesse per la vita politica e sociale del paese. Voisietequi.it realizza già in parte questo obiettivo: le domande del quiz politico sono selezionate tra i temi di maggiore interesse, ma è possibile proporne altri. A seconda della risposta data, si può in seguito verificare quali e quanti partiti sono in accordo o disaccordo con la nostra opinione su ogni tema. Aspetto ancor più interessante, ancorché di là da venire, ogni tema potrà essere approfondito con un linguaggio semplice e privo di involuzioni tipiche del politichese.
Questo, è chiaro, a patto che gli utenti non si limitino a giocare col sito ma inizino ad appropriarsene collaborando, proponendo, monitorando e perché no supportandolo in termini economici. Naturalmente il progetto rischia di essere uno specchio del paese reale, senza però possibilità di dialogo con i rappresentanti politici: Openpolis si propone quindi di far interagire, per quanto possibile, i cittadini con i loro delegati. Le stesse domande di Voisietequi.it sono state inviate a tutti i partiti per avere un feedback anche dall´altra parte della barricata: solo L´Italia dei Valori ha risposto ufficialmente all´appello, ma l´impressione è comunque quella di aver creato una piccola breccia nel muro di gomma della politica italiana.
L´esperimento mira a far entrare anche l´Italia nel novero degli stati che comunemente si servono dei nuovi media per controllare dal basso la loro amministrazione (vedere la lista dei link a siti “gemellati” per credere). Insomma: ti senti nauseato dalla politica, bombardato da messaggi ambigui e contraddittori provenienti dai giornali, dalle radio e dalle televisioni, disgustato dall´abisso che negli anni si è creato tra te e il governo? Dieci minuti con Voisietequi.it e la politica diventa quasi divertente… E se il circolo virtuoso innescato da Openpolis prende piede, si rischia di far ritornare la gente ad appassionarsi alla cosa pubblica.